Venezia e i progetti per il risparmio energetico

Risparmio energetico e fonti rinnovabili, due temi strettamente legati e di enorme importanza. Numerosi i progetti in questo ambito che verranno presentati a Rimini durante le giornate di Ecomondo.

Di uno di questi si è fatta promotrice la Provincia di Venezia, che nel 2010 ha individuato nel Patto dei Sindaci lo strumento per promuovere una politica energetica sostenibile a livello locale: i Comuni aderenti, ad oggi 34 sui 44 della Provincia, si impegnano a elaborare il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes), un insieme di misure per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 20% entro il 2020.

Tale approccio, focalizzato sulla “mitigazione” delle cause del cambiamento climatico, non è però sufficiente: per promuoverne l’integrazione con misure che consentano un “adattamento” del territorio alle conseguenze di tale cambiamento, la Provincia aderisce dal 2012 al progetto europeo Seap_Alps. Due sono le proposte che la Provincia presenta in questo quadro: un Regolamento edilizio comunale “tipo” che favorisca, mediante l’adozione nell’edilizia di misure volte al risparmio energetico e alla prevenzione del rischio idrogeologico, l’integrazione fra strumenti di pianificazione diversi; e un tool di supporto alle decisioni per individuare peculiarità territoriali quali le aree urbane a rischio “isola di calore” e le aree a rischio idrogeologico per l’eccessiva impermeabilizzazione.

“Energia sostenibile nelle scuole” è invece un progetto promosso dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale e da Smart Future, patrocinato del Ministero dell’Ambiente e del Sviluppo Economico, volto a stimolare un risparmio energetico nelle scuole promuovendo la cultura della sostenibilità attraverso un modello di public private partnership.

I risultati di numerosi studi dimostrano che un risparmio di energia pari al 30% all’anno è spesso raggiungibile a costo zero attraverso un processo di sensibilizzazione degli utenti comprendente semplici pratiche di efficienza energetica e monitoraggio ambientale attraverso l’installazione di un network di sensori; facendo una previsione di applicazione a livello nazionale, la misura del risparmio potrebbe raggiungere i 500 milioni di euro all’anno, senza considerare i benefici dati dalla riduzione dei rifiuti, delle emissioni di CO2 e di consumo di acqua.

Anche il progetto “Energia sostenibile nelle scuole” si propone come contributo all’iniziativa europea denominata Patto dei Sindaci e, se inserito organicamente all’interno del Paes, potrebbe guidare gli enti locali a monitorare i consumi degli edifici scolastici e, al contempo, informare e formare studenti e docenti sulle tematiche del risparmio energetico.