GPP
Prima in Europa anche in divulgazione
L’amministrazione regionale ha favorito tutte le sinergie possibili sul territorio ed ha informato i diversi attori ad ogni livello
Articolo a firma di Veronica Caciagli
In Italia l’ente pubblico apripista nell’attuazione del GPP è stato la Provincia di Cremona, grazie al progetto GPPnet, cofinanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Life Ambiente 2001: nella prima fase del progetto sono stati coinvolti tredici comuni della provincia. Successivamente l’esperienza di Cremona ha portato alla redazione di un manuale metodologico sul Green Public Procurement, il cui obiettivo è stato quello di chiarire le modalità operative per definire scelte verdi negli acquisti della pubblica amministrazione. Inoltre, è stato costituito un comitato per la diffusione delle informazioni, il GPPinfoNET, che poi si è trasformato nel Gruppo di Lavoro sugli Acquisti Verdi istituito nell’ambito del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.
Grazie a questa esperienza, altre amministrazioni hanno potuto intraprendere il percorso verso l’introduzione del GPP: tra queste la Regione Sardegna, una delle esperienze europee più significative a livello di coinvolgimento regionale, tanto da essere insignita del premio “Progetti sostenibili e GPP” del Ministero dell’Economia e dello Sviluppo Economico e di Consip, con la motivazione di “aver promosso una grande azione di cambiamento e sensibilizzazione sulla sostenibilità e sul GPP, ponendo molta attenzione all’attivazione di tutte le sinergie possibili sul territorio, attraverso la collaborazione con gli attori interessati interni all’Amministrazione Regionale ed esterni, promuovendo un approccio organizzativo innovativo ed efficace”.
La Sardegna, infatti, non solo è stata la prima Regione a impegnarsi ad adottare una politica di acquisti verdi (delibera n. 2 del 6 gennaio 2007) e a dotarsi di un Piano per gli Acquisti Pubblici Ecologici in Regione Sardegna – il PAPERS (delibera n. 37 del 30 Luglio 2009), ma ha anche svolto un’attività di informazione e consulenza rivolta agli enti territoriali, per cui la Regione ha fatto da guida ai comuni e alle province, attraverso gli Ecosportelli GPP. Dal 2010 gli Ecosportelli operano per supportare il territorio con un’attività di assistenza e di laboratori tecnici a sostegno di chi realizza i bandi o redige capitolati, con un approccio intersettoriale e di collaborazione tra gli assessorati.
Le politiche per il GPP stanno dando i loro frutti: da un’indagine, con interviste a campione, sviluppata da Sportello Appaltimprese e Sardegna Ricerche (“Il mercato visto dagli operatori della PA: peculiarità e potenzialità di sviluppo”) risulta che nel 2012 il 50% dei rispondenti ha dichiarato di aver incluso nei bandi di gara specifiche caratteristiche ambientali con attribuzione di un punteggio. Inoltre, le politiche di GPP sono integrate con altri piani regionali, tra i quali il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, il Piano d’Azione Regionale Ambientale e del Turismo Sostenibile.
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