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Lybra, il dosso che produce energia

Trasformare in corrente l’energia cinetica prodotta dal passaggio delle auto: arriva una start up italiana che produce energia pulita e rinnovabile

Scritto da il 03 settembre 2013 alle 8:29 | 0 commenti

Lybra, il dosso che produce energia

Si chiama Lybra, che in latino significa bilancia, e sembra un normale dosso artificiale usato per rallentare il traffico. In realtà è una start up tutta italiana che consente di trasformare in corrente alternata l’energia cinetica prodotta dalle auto che ci passano sopra. I tre giovani soci dell’impresa Underground Power (Andrea Pirisi, Massimiliano Nosenzo e Andrea Corneo), dopo aver vinto diversi premi per la loro invenzione, hanno trovato un partner d’eccezione per provarla su strada: la catena di supermercati Auchan, che dal canto suo era alla ricerca di innovazioni per migliorare l’ecosostenibilità dei suoi punti vendita.

A fine giugno due rallentatori Lybra sono stati installati nel parcheggio del centro commerciale Auchan a Rescaldina (Mi), dove transitano ogni giorno circa 8.500 veicoli. Un investimento di centomila euro, che l’azienda prevede di recuperare in sette anni; a regime, dovrebbe produrre centomila chilowattora all’anno, l’equivalente di quanta ne produce un impianto fotovoltaico da 80 kW, oppure circa 19 tonnellate di petrolio. «Se l’impianto funzionerà, e siamo certi che lo farà, pensiamo di installarlo anche nelle altre nostre sedi», commenta Ediardo Favro, amministratore delegato di Gallerie commerciali Italia. «Siamo consci del fatto che i centri commerciali sono grandi consumatori di energia e con questo metodo miriamo a ridurre i consumi a favore dell’ambiente e grazie alla collaborazione dei nostri clienti che azioneranno il dosso con le loro auto».

Intanto la Underground Power sta valutando la possibilità di sviluppare un’applicazione destinata ai caselli autostradali, in collaborazione con una società del settore. «Un dispositivo come questo va sistemato in luoghi dove le auto devono rallentare, come le rotonde o, in questo caso, i parcheggi», spiega Pirisi. «Inoltre, l’energia prodotta è subito disponibile per essere riutilizzata. E si restituisce all’ambiente energia che andrebbe sprecata».

Si stima che un impianto modulare installato nella corsia di decelerazione del Telepass in un casello autostradale possa produrre 400 MWh l’anno al costo di 35€/MWh. «Il mercato per questo tipo di prodotto è ancora da sviluppare, ma è ragionevole pensare che possa raggiungere la dimensione di un miliardo di euro nei prossimi 10 anni», sostengono gli ideatori di Lybra. Tra i vantaggi offerti dal loro prodotto, ci sono i ridotti costi di manutenzione (grazie all’assenza di trasmissione meccanica), un’elevata efficienza e la facile manutenzione: i moduli sono infatti indipendenti e consentono una rapida sostituzione.


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L'autore

Stefania Marra

Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.


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