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Ambiente

Lo stop al carbone inizi da Saline Joniche

Le maggiori associazioni ambientaliste unite nel ricorso contro l’autorizzazione alla centrale a carbone di Saline Joniche in Calabria

Scritto da il 26 novembre 2012 alle 13:00 | 0 commenti

Lo stop al carbone inizi da Saline Joniche

Fermare la costruzione della centrale a carbone di Saline Joniche, in Calabria, per bloccare l’avanzata lungo tutto lo stivale delle lobby del carbone e di una politica energetica vecchia, inutile e dannosa per il clima e la salute.

E’ l’obiettivo delle associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente, LIPU e WWF Italia che martedì, 27 novembre, alle ore 12, a Roma presso la Sala Nassiriya del Senato, presenteranno il ricorso contro il provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha autorizzato la costruzione della centrale a carbone di Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria.

Interverranno:

Stefano Leoni, presidente WWF Italia
Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace Italia
Nuccio Barillà, segreteria nazionale Legambiente
Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU-BirdLife Italia
Markus Keller, referente associazioni e partiti svizzeri promotori referendum contro il carbone
Silvio Greco, presidente nazionale Slow Food

Partecipano:

Roberto Della Seta, Capogruppo Pd Commissione Ambiente Senato e Francesco Ferrante, Responsabile politiche Cambiamenti climatici ed energia Commissione Ambiente Senato

Nel corso della conferenza stampa le associazioni spiegheranno alla stampa e alle istituzioni presenti le motivazioni del ricorso presentato al TAR del Lazio contro il provvedimento, che viola le norme a tutela dell’ambiente, presenta notevoli carenze e si pone in contrasto con il parere di enti e comunità locali che rifiutano l’impianto. L’incontro sarà inoltre l’occasione per parlare degli altri “fronti del carbone” aperti in Italia (da Porto Tolle al Sulcis) e di una Strategia Energetica Nazionale diversa, che abbandoni la quota di carbone prevista nella pianificazione nazionale.

 

Fonte: Uffici Stampa WWF Italia e Legambiente


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