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Green Corridor Brenner: Modena-Monaco di baviera, andata e ritorno con idrogeno | Tekneco

Green Corridor Brenner: Modena-Monaco di baviera, andata e ritorno con idrogeno

Italia, Austria e Germania insieme per realizzare il più importante progetto comunitario di mobilità sostenibile.

Scritto da il 08 agosto 2011 alle 8:51 | 2 Commenti

Green Corridor Brenner: Modena-Monaco di baviera, andata e ritorno con idrogeno

Italia, Austria e Germania insieme per realizzare il più importante progetto comunitario di mobilità sostenibile.
Ferrovia e autostrada con energia da fonti rinnovabili, veicoli a idrogeno per ridurre le emissioni di CO2 e dimezzarle del 50 per cento entro il 2030.

Tre Stati, cinque regioni, 450 kilometri di ferrovia e 650 kilometri di autostrada per viaggiare dall’Italia alla Germania a basso impatto ambientale. Veicoli a idrogeno, trasporto merci solo su rotaia, energia da fonti rinnovabili locali, efficienza e risparmio energetico, strategie di sviluppo pianificate, questi i pilastri del corridoio verde. è l’immagine del Green Corridor Brenner, progetto mobilità sostenibile da Modena a Monaco di Baviera.
Sull’autostrada dell’intera tratta Modena-Monaco di Baviera, saranno presenti distributori di idrogeno ogni 100 kilometri. Sulla linea ferroviaria Verona-Monaco di Baviera, invece, sarà dirottato il trasporto merci. L’energia necessaria proverrà da impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a biomasse.
Sinergia tra i rappresentanti di Italia, Germania, Austria e le Compagnie ferroviarie nazionali dei tre stati interessati.Tutti gli esperti sono membri della Brenner Corridor Platform creata nel maggio del 2007 su iniziativa di Karel Van Miert, ex commissario europeo ai trasporti.

La nascita del progetto

«È un concetto molto impegnativo che richiede di includere l’eco-compatibilità già dall’inizio della progettazione, seguendo i criteri di:

  • risparmio energetico,
  • aumento dell’efficienza energetica,
  • sostituzione delle energie fossili con quel-le rinnovabili di provenienza locale.

è importante seguire i tre punti in questa sequenza perché la realizzazione, passo dopo passo, dipende da ogni singola iniziativa», afferma Walter Huber coordinatore del Gruppo Green Corridor.
Prosegue spiegando che: «il Green Corridor è nato nell’ambito del Brenner basis tunnel (Bbt), cioè dalla discussione su come applicare, concretamente, i concetti di eco-compatibilità ed eliminazione delle emissioni di CO2. Questi concetti di fondo sono stati poi estesi a tutte le strutture lungo la tratta Monaco- Verona. I Consigli delle tre Province centrali (Trento, Bolzano, Innsbruck) hanno deciso che l’idea del Green Corridor avrebbe dovuto far parte dei progetti politici delle tre province e hanno così iniziato a collaborare per la realizzazione».

La galleria di base del Brennero

La galleria sarà ultimata per il 2025 e, in seguito, si inizierà a spostare il trasporto merci da gomma a rotaie. Cosa c’è di ecologico in questo trasporto? In pratica ogni cosa. Spiega Walter Huber: «Tutto l’approvvigionamento elettrico per la galleria sarà corrente rinnovabile (idroelettricità, eolica e fotovoltaica). L’intera tratta sarà più corta della linea esistente (60 km invece degli attuali 75). La pendenza massima ora è di 26%,mentre nella galleria futura sarà 7%.
Da ciò deriva che la lunghezza massima dei treni merce, attualmente pari a 450 m e trainati da tre locomotori, in futuro sarà di 750 m e saranno trainati da un solo locomotore. Per trasportare una tonnellata di merci attraverso la nuova galleria, ci sarà insomma un risparmio energetico del 60%». Secondo le stime, è pari a 20-24Mwh l’energia necessaria alla galleria in fase di piena funzionalità ossia includendo la trazione, l’illuminazione, la ventilazione.
I tratti che passeranno in zone geologiche calde saranno raffreddati ma il calore sarà riutilizzato per teleriscaldamenti o altri scopi, in base alla quantità di calore e alla temperatura.

Autostrada a Idrogeno

H2 Sudtirolo progetto per la produzione, purificazione, compressione, stoccaggio temporaneo in serbatoi sotto pressione e distribuzione di idrogeno per veicoli, generato da fonti di energia rinnovabile quali fotovoltaico, eolico e idroelettrico. L’idrogeno sostituirà i carburanti e i combustibili fossili.
I rifornimenti saranno possibili lungo tutta la tratta autostradale Modena-Monaco di Baviera senza rischio di rimanere a secco poiché sono previsti distributori ogni 100 chilometri lungo i 650 chilometri di autostrada.
Il primo impianto pilota sta nascendo a Bolzano, il centro di produzione sarà operativo alla fine del 2012, mentre l’intera autostrada a idrogeno sarà realizzata passo dopo passo fino al 2015. «L’idrogeno dell’impianto di Bolzano sarà prodotto tramite elettrolisi, gestita con energia elettrica rinnovabile, ricavata in parte dall’impianto fotovoltaico sul tetto degli edifici di produzione e gestione, e in parte con energia da impianti idroelettrici», afferma Thomas Klauser, dell’Istituto per le tecnologie innovative di Bolzano.
Quando gli chiediamo se la concreta realizzazione dell’impianto incentiverà i produttori di veicoli a investire maggiormente nella produzione di motori a idrogeno, lui risponde : «I maggiori produttori di automobili fanno già circolare i prototipi di macchine a idrogeno in Paesi quali la California e il Giappone, mentre in Europa ad Amburgo e Berlino.
Gran parte dei produttori ha sottoscritto l’impegno di commercializzare le macchine a fuel cell (celle a combustibile) di serie a partire dal 2015.
Stanno aspettando la realizzazione dell’infrastruttura a idrogeno per il rifornimento». Prosegue, sottolineando, «Proprio progetti come l’autostrada a idrogeno, sono il segnale che la strada scelta è quella giusta e forse forniscono ai produttori anche una motivazione in più per partire prima del 2015 con la produzione di miniserie.
Solo così sarà possibile realizzare anche l’infrastruttura prima del 2015». Realisticamente conclude, «Negli ultimi mesi abbiamo visto alcuni tra i produttori di automobili fuel cell cambiare idea, contano, infatti, di partire prima della data stabilita».


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L'autore

Anna Simone

Anna Simone è una Sociologa Ambientale e si occupa di tematiche ambientali dal punto di vista sociale e culturale, contestualizzando quello che succede al posto in cui è successo per comprenderlo, analizzarlo e spiegarlo. È autrice del blog Ecospiragli.


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