agricoltura moderna
Expo 2015: Enea inaugura la prima Vertical Farm italiana
Un emblema di sostenibilità per un’agricoltura 3.0: zero km, zero pesticidi, zero consumo di suolo. Nell’occasione è stata presentata la campagna “meno sprechi = più sostenibilità” di Enea
Una fattoria che si sviluppa in verticale, simbolo dell’agricoltura del futuro tendenzialmente a impatto zero sulle risorse. Tutto questo è la ‘Vertical Farm’ realizzata dall’ENEA, con il contributo di un pool di aziende specializzate del settore, all’interno del “Future Food District” di EXPO Milano 2015, di fronte al “Supermercato del Futuro” della Coop. In questa Vertical Farm saranno coltivati basilico e lattughe in cubetti di torba pressata, tramite concimazione a flusso e riflusso a ciclo chiuso, con ricircolo continuo dell’acqua. Oltre a richiedere meno spazio rispetto a una coltivazione tradizionale, le coltivazioni all’interno della Vertical Farm (VF) non hanno bisogno di suolo, ma solo di acqua e di elementi nutritivi: è il cosiddetto sistema idroponico che consente a qualsiasi tipo di pianta di crescere in substrati alternativi alla terra – come ad esempio la torba pressata, l’argilla espansa o la lana di roccia – immersi in acqua con soluzioni nutritive a riciclo continuo. La crescita delle piante è poi assicurata da un’illuminazione a LED che replica le condizioni naturali e accelera la fotosintesi clorofilliana. La VF rappresenta una delle soluzioni dell’agricoltura del terzo millennio per la produzione di ortaggi fuori suolo, multistrato, a ciclo chiuso integrale (riciclo totale dell’acqua e dei fertilizzanti), in ambiente protetto e climatizzato, senza utilizzo di pesticidi e insetticidi e ad illuminazione artificiale a LED.
Il prototipo dell’ENEA sarà il primo esempio italiano ad applicare tutti questi sistemi. All’interno della VF ci sarà un impianto di fertirrigazione automatico, vale a dire un sistema computerizzato di distribuzione delle sostanze nutritive con l’acqua di irrigazione. Inoltre, per ricreare l’ambiente ideale alla crescita delle colture all’interno della VF, un impianto di condizionamento climatico manterrà i valori richiesti di temperatura ed umidità. La VF non produce rifiuti, in quanto tutti i prodotti utilizzati per la crescita delle piante vengono continuamente riciclati al suo interno. Non vengono nemmeno prodotti rumori molesti, tranne un leggero ronzio dell’impianto di aria condizionata, anch’essa completamente riciclata all’interno della VF. La VF ha un’unica porta di accesso, dotata di serratura, le cui chiavi verranno affidate solo a personale autorizzato per la raccolta degli ortaggi e il ricollocamento di nuove piante: pertanto l’accesso ai visitatori è totalmente precluso. La VF è composta da una struttura metallica che misura 3 m x 3 m x 4,5 m di altezza, rivestita da pannelli di vetro trasparente (vetrocamera extrachiaro temperato) sui lati est e ovest e da pannelli termoisolanti (vetrocamera riflettente opacizzato) sui lati nord e sud. Sul lato nord è inserito un schermo a LED (1,5 m x 2 m), mentre sul lato sud si apre la porta di servizio. La copertura piana della struttura serve anche da struttura di sostegno degli impianti di climatizzazione della serra. All’interno della serra, sui due lati che si affacciano ad est e ovest, sono presenti scaffalature composte da 6 ripiani con la funzione di sorreggere vasche a flusso e riflusso contenenti acqua con sostanze nutritive e colture (multilayer cultivation system).
Il Future Food District (FFD), progettato dallo studio Carlo Ratti Associati per la catena italiana di supermercati Coop, è una delle aree tematiche di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. FFD è composto da un padiglione di 2.500 metri quadrati adibito a supermercato e da una piazza di 4.500 metri quadrati. Il progetto del supermercato esplora nuove forme di interazione tra il consumatore e i prodotti, per stimolare modelli di consumo più consapevoli. I prodotti non sono esposti su scaffali ma su grandi tavoli, come in un mercato antico, e semplicemente sfiorandoli i visitatori attivano un contenuto interattivo che viene visualizzato su schermi sospesi dal soffitto. Sulla facciata esterna del supermercato vengono proiettate informazioni in tempo reale, mentre la piazza del FFD servirà anche da spazio espositivo di nuovi modi di produrre alimenti, tra cui la serra verticale dell’ENEA, che presto potrebbero trasformare in aree produttive spazi sottoutilizzati delle nostre città. Oltre allo studio Carlo Ratti Associati, che ha progettato l’inserimento della VF all’interno del FFD, hanno contribuito alla realizzazione della serra verticale dell’ENEA:
- La società CERES, nella persona del Dott. Paolo Battistel, per gli aspetti agronomici, di funzionamento, gestione e manutenzione del prototipo
- La ditta IDROMECCANICA LUCCHINI per la costruzione complessiva della struttura e degli impianti annessi
- La ditta SPAGNOL per la fornitura e l’installazione dell’impianto di fertirrigazione
- La PHILIPS Horticolture per la fornitura della luci a led
- La Steenks Service per la fornitura del sistema di movimentazione interno
- La SEMPREFRESCO per la fornitura delle lattughe e del basilico
- Il vivaio GREMIZZI Sergio per la coltura delle piantine di lattuga e basilico
- L’azienda IDROPONICA per la fornitura di sensori e materiali per le colture idroponiche
- La Fondazione Anna Maria CATALANO per il supporto alla realizzazione del filmato in animazione
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