erosione costiera
Erosione costiera, firmato il protocollo ministero-regioni
L'obiettivo: concludere i lavori entro dicembre. Il 29 aprile a Roma un convegno di confronto internazionale della comunità scientifica
L’erosione costiera è un problema annoso dal quale non si viene a capo. È per questo che le regioni rivierasche e il ministero dell’Ambiente hanno deciso di affrontare un percorso comune da oltre un anno, culminato con la firma di un protocollo d’intesa in modo da avviare ufficialmente una serie di iniziative. L’intesa è stata siglata dal sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo e punta alla difesa delle coste e dell’economia del mare rafforzando i rapporti tra le istituzioni grazie ad uno sviluppo delle migliori strategie da mettere in campo. Prima fra tutte la convocazione di un Tavolo tecnico nazionale sull’erosione costiera che definisca le linee guida, analizzi scientificamente gli effetti dei cambiamenti climatici e avvii un iter legislativo per regolamentare la sostenibilità della costa italiana. Tra le varie iniziative è già in programma per il 29 aprile, un convegno dal titolo “Gestione dell’erosione costiera: linee guida nazionali e primi risultati” dove verranno presentate le diverse attività in corso. Il convegno si svolgerà nella sala dell’Auditorium del Ministero dell’Ambiente, e vi prenderanno parte oltre che rappresentanti istituzionali statali e regionali, anche ospiti internazionali.
Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e le Regioni Abruzzo, Liguria, Sardegna, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Toscana, Friuli Venezia Giulia, e Puglia, e sancisce l’impegno unitario tra le amministrazioni.
”Il lavoro è già a buon punto – sottolinea Silvia Velo, sottosegretaria all’Ambiente – entro dicembre tireremo le somme. Completeremo alcuni interventi normativi che riteniamo necessari e istituiremo un monitoraggio sullo stato delle coste che farà capo al ministero dell’Ambiente”.“Un percorso rapido e operativo – lo ha definito Silvia Velo– che prevede, tra le altre cose, l’istituzione del Tavolo tecnico Nazionale che avrà il compito di definire le linee guida nazionali che svilupperanno le possibili soluzioni di riequilibrio, protezione o adattamento per le coste e saranno frutto del lavoro con la comunità scientifica che metterà a disposizione le conoscenze più recenti e le migliori tecnologie possibili.” “Saranno affrontate – continua – le questioni che riguardano gli interventi di controllo della linea di costa, di protezione e di adattamento, con particolare attenzione ai tratti di fascia costiera caratterizzati da paesaggi di eccezionale valore naturalistico e da habitat rilevanti in termini di biodiversità. Con la firma del protocollo di oggi – ha concluso la Velo (nella foto) – affrontiamo un’emergenza sia ambientale che economica: secondo uno studio di Unioncamere, infatti, un ettaro di spiaggia porta in dote 3 milioni di euro di PIL ogni anno. È del tutto evidente, quindi, che dobbiamo pensare a un nuovo modello di azione che tenga conto della sostenibilità ambientale come motore per lo sviluppo economico”.
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L'autore
Eleonora L. Moscara
Eleonora L. Moscara, freelance leccese. Inizia a lavorare come giornalista nel 2008 nella redazione tg di un'emittente televisiva locale. Fino ad oggi ha collaborato con diverse testate: dalla carta stampata al web e uffici stampa di vario genere. Si occupa prevalentemente di ambiente e cultura. Scrive sul Nuovo Quotidiano di Puglia e sulla rivista Salento Review. Per Tekneco coordina la redazione web e si occupa della gestione del social media management.
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