Com’è verde l’Italia dei Comuni

Piccoli e grandi Comuni virtuosi crescono. Come attestano ben tre ricerche presentate in questi giorni, l’Italia dei Comuni evidenzia un’anima “verde”, attenta alla ricerca di fonti energetiche rinnovabili, all’efficienza energetica, all’edilizia sostenibile e ecologicamente attenta.

Rinnovabili e risparmio energetico

Partiamo dal dato numerico più evidente secondo cui sono oltre 1.600 i Comuni italiani che hanno già aderito al Patto dei Sindaci impegnandosi a presentare, entro un anno, un Piano di Azione Energia Sostenibile (Paes) volto a ridurre i consumi energetici e promuovere le energie rinnovabili e raggiungere l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di Co2 entro il 2020.

Edilizia sostenibile

Sempre nei Comuni italiani si registra anche un deciso incremento dell’edilizia sostenibile. Secondo il rapporto Onre (Osservatorio Nazionale Regolamenti Edilizi per il risparmio energetico) di Legambiente e Cresme si rileva come nel 2011 siano 855 le amministrazioni locali (circa il 10% dei Comuni italiani) che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali in modo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito.

È da considerare che nel 2010 erano 705, a testimoniare che il tema sta prendendo piede: basti pensare che i Comuni virtuosi sono quadruplicati rispetto al 2008 e oggi riguardano 20 milioni di abitanti. Tra i parametri presi in considerazione nell’analisi ci sono l’isolamento termico, l’utilizzo di fonti rinnovabili, l’efficienza energetica degli impianti, l’uso di materiali da costruzioni locali e riciclabili, il risparmio idrico e l’isolamento acustico.

Secondo il Piano d’azione italiano, per l’efficienza energetica 2011, si osserva nello studio dell’Eurispes, sono previsti circa un milione di interventi complessivamente eseguiti per un investimento complessivo di oltre 11 miliardi di euro, con un valore totale delle detrazioni di circa 6 miliardi di euro, da ripartire nel periodo 2008-2015, per un risparmio energetico di circa 6.500 GWh/anno. La regione italiana a mostrare la quantità piu’ elevata di Comuni virtuosi è la Lombardia (227), seguita da Emilia-Romagna (121), Veneto (87) e Piemonte (68).

Rifiuti Zero

Se dal rapporto Legambiente-Cresme è il Nord Italia a mostrare una spiccata sensibilità ai temi dell’efficienza energetica e dell’edilizia sostenibile, per quanto riguarda la volontà di diminuire drasticamente il quantitativo di rifiuti prodotti con una serie di azioni preventive ed effettive è il Centro e il Sud Italia a evidenziare una sensibilità spiccata. Lo testimonia la strategia adottata da 70 Comuni italiani (rappresentanti oltre 2 milioni di italiani) mirata alla drastica riduzione dei rifiuti e denominata “Rifiuti Zero”. Queste amministrazioni virtuose hanno deciso di attuare politiche di gestione e prevenzione, basate su riduzione, riuso e riciclo, che porteranno nel giro di alcuni anni a miglioramenti sensibili.

Anche in questo caso, nel 2011 si è registrato un autentico boom, con un’adesione di 54 Comuni, sui 70 totali fino a oggi, che hanno aderito alla strategia, il 41% si trova nell’Italia centrale, il 34% nell’Italia meridionale, il 13% nelle Isole e il 12% al nord. Le regioni con il più alto numero di Comuni aderenti alla strategia rifiuti zero sono Lazio e Campania (14) seguiti dalla Toscana (12).