sistema idrico
Acqua, nuova delibera per una bolletta più trasparente
Introdotti nuovi obblighi dei gestori per fatturazioni più rispondenti ai consumi effettivi di acqua e per la riduzione degli sprechi
Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza rispetto alla necessità di risparmiare energia nelle nostre case, sia tramite misure di efficienza energetica che di riduzione degli sprechi. Stenta invece a decollare l’attenzione verso un’altra risorsa essenziale per le nostre case: l’acqua. Ad oggi, gli sprechi di acqua sono ancora enormi: in parte legati alle nostre abitudini e allo stile di vita, ma anche alla legislazione in corso. Basti pensare che in alcuni condomini, l’assegnazione delle spese avviene ancora in base al valore millesimale dell’appartamento o in base al numero dei residenti in ogni singolo appartamento. Chiaramente questa tipologia di ripartizione è contraria a un uso efficiente delle risorsa: infatti, in questo modo i condomini non hanno l’incentivo a diminuire i consumi, perché tanto il loro risparmio sarebbe ripartito su tutti i condomini.
Eppure qualcosa, lentamente, sta cambiando: per incentivare un uso più consapevole della risorsa acqua e contro gli sprechi si sta modificando la normativa di riferimento al fine di introdurre una maggiore trasparenza delle bollette idriche. Già nel 2012, con la prima Direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione (Deliberazione 28 dicembre 2012, 586/2012/R/IDR), l’Autorità aveva definito le informazioni minime da evidenziare in bolletta: dal 1° gennaio 2016, poi, è entrata in vigore per i consumatori domestici la nuova bolletta per l’acqua, approvata con Delibera del 28 dicembre 2015, con cui è stato definito il Metodo Tariffario del servizio idrico integrato.
In questo percorso si inserisce la nuova delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica,il Gas e il Sistema Idrico, la 218/2016/R/idr “Disposizioni per l’erogazione del servizio di misura del servizio idrico integrato a livello nazionale”.
Le novità introdotte dalla nuova regolamentazione riguardano gli obblighi dei gestori: in particolare, l’obbligo di fatturazioni più rispondenti ai consumi effettivi di acqua, con nuovi obblighi di lettura: nel caso di utenti, famiglie o condomini, con consumi medi annui fino a 3.000 mc i gestori dovranno effettuare almeno 2 tentativi di lettura all’anno, distanziati almeno 150 giorni solari l’uno dall’altro; oltre i 3.000 mc l’obbligo diventa di almeno 3 tentativi, distanziati almeno di 90 giorni. Sarà obbligatorio reiterare il tentativo di lettura se per due volte consecutive non fosse andato a buon fine e se non vi fosse alcuna autolettura disponibile. Per le nuove attivazioni dovrà essere effettuato un tentativo di raccolta della misura entro sei mesi dalla data di inizio della fornitura. A garanzia degli utenti, i gestori dovranno anche dotarsi di modalità che permettano la messa a disposizione, in caso di contenzioso, della misura espressa dal totalizzatore, raccolta e utilizzata ai fini della fatturazione: ad esempio con una fotografia.
Inoltre, sono previsti nuovi canali di comunicazione per incentivare l’autolettura: i gestori si dovranno attivare per rendere disponibile l’autolettura attraverso messaggi SMS, telefono o via web-chat sul proprio sito internet, rendendo i sistemi attivi tutto l’anno, 24 ore su 24. Dovrà inoltre fornire immediato riscontro all’utente sulla corretta presa in carico dell’autolettura al momento stesso della comunicazione ed entro 9 giorni lavorativi in riferimento alla validazione dei dati.
Infine, i gestori dovranno predisporre anche un registro elettronico delle utenze con le misure e i tentativi di lettura, da comunicare ogni anno all’Autorità i dati relativi ai contatori (ammontare, tipologia, funzionamento) e le operazioni di raccolta avvenute ai fini di un monitoraggio periodico delle attività.
La nuova delibera entrerà in vigore da luglio 2016 per le fasi preparatorie e da gennaio 2017 per la piena operatività delle nuove regole.
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L'autore
Veronica Caciagli
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