Regali di Natale sostenibili
A Natale materiali naturali per strenne ecologiche
Ultimi giorni prima di Natale: è iniziato il rush finale per comprare i regali. Ecco qualche idea per strenne che non danneggiano l’ambiente
In linea di principio, è bene evitare regali elettronici, come telefonini e dintorni, la cui produzione ha un altissimo impatto ambientale e, spesso, anche sociale. Meglio scegliere oggetti e materiali più naturali.
Per i bambini, c’è un’ampia scelta di costruzioni in legno, certificato e privo di coloranti tossici; ma anche anelli tattili per i bebè o trenini per i più grandi. Sono colorati, assolutamente naturali e stimolano la fantasia i mattoncini in amido di mais, che si incollano tra di loro semplicemente inumidendone le estremità; sono prodotti da Happymais e Giomais.
Se questi giochi sembrano troppo retrò, è possibile trovare anche oggetti tecnologici amici dell’ambiente, come i giochi ad energia solare, educativi oltre che divertenti. Interessante anche la linea Ecotronic, che elimina l’uso delle batterie: a dare energia è infatti una dinamo interna. Basta quindi girare una manovella per mettere in funzione il giocattolo; anche la confezione è biodegradabile e utilizza carta riciclata.
E per i grandi? Se si opta per il classico libro, che sia stampato su carta da foreste certificate. Nel campo dell’abbigliamento, attenzione alla provenienza, per evitare articoli con componenti tossici e/o prodotti senza rispettare l’ambiente e i diritti dei lavoratori. Si può inoltre optare per un capo in canapa o bambù, fibre naturali nella cui produzione non vengono impiegati additivi chimici e che non inquinano l’ambiente, neanche a fine vita; i tessuti in filato di bambù conservano inoltre le caratteristiche antibatteriche naturali della pianta da cui provengono. Per produrre tessuti ecologici vengono usate anche le alghe: sembra che l’alta percentuale di oligoelementi presente in queste piante conferisca al tessuto proprietà dermoprotettive e antinfiammatorie.
Per un’ampia gamma di oggetti da regalo che abbinano alla strenna anche un gesto di solidarietà, si possono invece visitare gli shop online delle maggiori associazioni, da quelle ambientaliste come Wwf e Lipu a quelle attive in altri campi, come Emergency per citarne solo una. Una menzione a parte per Survival international, che si occupa di salvaguardare i popoli indigeni: nel proprio shop offre anche articoli molto particolari, come gioielli masai o tuereg, creati da artigiani indigeni.
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L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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