Cogenerazione a biogas nell’Azienda Agricola Lanzoni in provincia di Cremona
L’impianto realizzato è pienamente incentivabile con le nuove regole e riesce a sfruttare biogas a basso tenore di metano
Nella fiorenti campagne della provincia di Cremona, a Casalbuttano e Uniti, è in funzione l’impianto che rappresenta al meglio il futuro prossimo della cogenerazione a biogas in Italia. Il sistema che Spark Energy, una società di DSFGROUP, ha realizzato e installato presso Azienda Agricola Lanzoni, un bioSpark 360M/TF, ha una potenza di 360 KW elettrici ed è alimentato da biogas prodotto con le deiezioni dell’allevamento di bovini, con il rinforzo di scarti da produzione agricola. Il calore viene interamente utilizzato per mantenere in temperatura il digestore e per fornire acqua calda a tutta la cascina. E’ quindi pienamente incentivabile sulla base delle nuove regole, in vigore dal primo gennaio 2013.
La macchina è installata in un container da 40 piedi, ben insonorizzato, che include al suo interno anche il trasformatore per il collegamento alla rete elettrica, così da semplificare le operazioni d’installazione in campo. La Spark Energy ha inoltre realizzato l’ingegneria e la realizzazione del sistema di deumidifica del biogas e di distribuzione dell’energia termica derivata dai recuperi del calore del motore endotermico.
Uno dei punti di forza del sistema è la sua capacità di funzionare utilizzando anche biogas a basso tenore di metano. Il motore, un’unità MAN, è infatti gestito dall’esclusivo sistema di controllo elettronico Spark Engine Control System, che mantiene sotto costante monitoraggio i parametri base di funzionamento (dalla percentuale di metano nel biogas alla temperatura dei gas di scarico) e adegua le percentuali di miscela aria-gas e la velocità di rotazione del motore per ottenere sempre la massima produttività con la migliore efficienza. Grazie al sistema di controllo, l’impianto di Cascina Lanzoni ha funzionato per oltre 700 ore, in fase di avviamento, alimentato con biogas con un tenore di metano di appena il 42 per cento.
“E’ un risultato di produttività eccezionale sul mercato italiano e non solo – commenta Giorgio Cavagnera, amministratore delegato di Spark Energy – e rappresenta appieno il valore aggiunto che Spark Energy è in grado di garantire nella realizzazione dei suoi sistemi di cogenerazione partendo da componenti che sono standard industriali, come i motori a combustione interna. Questo, assieme alle capacità ingegneristiche sviluppate internamente che ci permettono di progettare sistemi che in tutte le loro parti raggiungono la massima efficienza nello sfruttamento dell’energia primaria, e all’orientamento al cliente di tutta l’azienda, fa dal 1988 di Spark Energy il punto di riferimento per la cogenerazione e di DFSGROUP un gruppo leader dell’energia Made in Italy”.
“Ci aspettavamo più difficoltà nella fase di avviamento – afferma Stefano Lanzoni – prima che la biologia del digestore si assestasse. Invece il sistema è partito subito, già con la prima carica, grazie anche all’impegno dei tecnici che ci hanno affiancato. Ora siamo all’inizio di una nuova fase, quella della piena produzione, ma essendo partiti con il piede giusto da subito siamo entusiasti e fiduciosi”.