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Ampliamento Istituto Tecnico per il Commercio Floriani | Tekneco

Ampliamento Istituto Tecnico per il Commercio Floriani

la Costruzioni Debiasi ha realizzato l'ampliamento dell'Istituto Tecnico per il Commercio Floriani di Riva del Garda, seguendo gli standard LEED che lo hanno reso il primo edificio in Europa con certificato Leed for School Gold.

Pubblicato da Tekneco Aziende il 03 marzo 2011 alle 11:00

Nel 2005, la Costruzioni Debiasi s.r.l vince la gara pubblica per la realizzazione dell’ampliamento dell’Istituto, ma a causa di lungaggini burocratiche il cantiere viene aperto ed i lavori iniziano nel mese di marzo del 2008.
A seguito dell’approvazione della Delibera della Provincia di Trento n. 2564  del 2008, l’azienda ha proposto alla Committenza, in questo caso la Provincia Autonoma di Trento, di certificare l’edificio secondo il protocollo americano Leed for School 2.0, mantenendo inalterati i tempi di consegna e con il rischio economico, nel caso di non raggiungimento dell’obiettivo concordato, del livello “Silver”.
L’azienda, a causa della novità della certificazione, della non conoscenza di questa da parte degli studi professionali locali e nazionali e per rispettare la tempistica di realizzazione dell’opera, ha eseguito al proprio interno tutta la documentazione/progettazione necessaria al raggiungimento della certificazione.
Ogni credito utile all’ottenimento di punteggio è stato attentamente analizzato per ricercare il miglior  risultato.
Le modifiche progettuali e gli elementi caratterizzanti il progetto sono divisi nei cinque capitoli come da protocollo Leed.

Siti Sostenibili
Sin dall’inizio, la certificazione ha comportato cambiamenti nel modo di operare in cantiere. L’attenzione a ridurre l’inquinamento generato dalle attività di costruzione controllando i fenomeni di erosione del suolo, di sedimentazione nelle acque riceventi e la produzione di polveri è stato il primo di una lunga serie di novità che hanno caratterizzato l’impronta sostenibile dell’intero progetto. Recinzioni di cantiere realizzate con teli geotessili, vasche per la pulizia delle betoniere, aree specifiche per la pulizia delle gomme dei mezzi di trasporto all’uscita del sito di costruzione nonché la limitazione di introduzione di inquinamento prodotto dal cantiere nei tombini adiacenti lo stesso, uniti ad ispezioni settimanali, introducono l’impegno necessario di tale scommessa.
Nonostante l’architettura esterna dell’edifico sia rimasta inalterata, si è lavorato molto sull’impatto ambientale che l’edificio provoca dopo la sua realizzazione. L’obiettivo è conservare le aree naturali ed i paesaggi agrari esistenti, riqualificare le aree danneggiate per promuovere la biodiversità, limitare le alterazioni della dinamica naturale del ciclo idrologico attraverso la riduzione delle superfici di copertura impermeabili e l’aumento delle infiltrazioni in sito, ridurre l’effetto isola di calore (la differenza di gradiente termico tra aree urbanizzate e verdi) per diminuire l’impatto sul microclima e sull’habitat umano e animale.
Il ricorso al verde, non più al solo scopo decorativo, è stato progettato e quantificato in modo da produrre effetti sul microclima dell’area mitigando i picchi di temperatura estivi. Ben il 58% dell’intera area risulta ora essere vegetata grazie anche alla realizzazione di una copertura verde che non richiede nè irrigazione nè manutenzione.
Il controllo dell’albedo o SRI (Solar Reflectance Index) delle pavimentazioni ha permesso la riduzione delle temperature superficiali con effetti sul comfort esterno e sulla riduzione dei carichi solari in caso di condizionamento degli spazi chiusi. Il 100% delle pavimentazioni utilizzate esternamente per le aree pedonali, ciclabili e carrabili sono così realizzate con materiali altamente permeabili e con alti valori di albedo (le superfici chiare hanno un’albedo più alto delle superfici scure).

Gestione efficiente dell’acqua
Come per il precedente capitolo, anche questo ha comportato sostanziali modifiche nel progetto iniziale. La finalità delle modifiche apportate è stata quella di aumentare l’efficienza nell’uso dell’acqua negli edifici per ridurre il carico sui sistemi municipali di fornitura dell’acqua e sui sistemi delle acqua reflue. Tale problematica è stata affrontata su due diversi fronti: il primo, andando a ridurre i consumi di acqua potabile per l’irrigazione delle zone a verde ed il secondo, riducendo l’utilizzo di acqua potabile per i wc. In prima battuta, si è cercato di ridurre l’utilizzo di acqua per irrigazione tramite l’utilizzo di specie vegetali che richiedessero minimi quantitativi di irrigazioni rispetto a quelle solitamente utilizzate o, come per la copertura vegetata, non ne richiedessero affatto e dall’altra cercando di utilizzare apparecchiature quali areatori installati sui rubinetti o cassette dei wc con doppi pulsanti. Per incidere ulteriormente sulla riduzione del consumo di acqua potabile è stata installata una vasca di raccolta interrata, di capacità pari a 30 mc, capace di captare grandi quantità di acqua piovana attraverso la copertura verde del nuovo edificio, parte della copertura dell’edificio esistente e buona parte delle pavimentazioni esterne.
Tale acqua servirà al nuovo istituto per coprire la totalità del fabbisogno idrico irriguo e ridurre del 44% l’utilizzo complessivo di acqua dell’intero edificio nel corso dell’anno.

Energia ed Atmosfera
Per realizzare il progetto riguardante l’ampliamento di un edificio esistente con annessa centrale termica anch’essa esistente, si è intervenuti migliorando il più possibile la coibentazione dell’edificio, aumentando gli spessori dell’isolazione a cappotto ed installando serramenti con tagli termici migliorativi. Grande lavoro è stato effettuato con il Commissioning per verificare l’installazione, la taratura ed il funzionamento dei sistemi energetici dell’edificio nel rispetto delle esigenze avanzate. Con questa tecnica americana sono stati verificati, in diverse fasi del cantiere, gli impianti di riscaldamento, ventilazione ed i sistemi di regolazione e controllo ad essi associati, i sistemi di illuminazione artificiale e naturale, nonché i sistemi di produzione di acqua calda sanitaria attraverso attenti e scrupolosi collaudi.

Materiali e Risorse
La sostenibilità è composta da svariati fattori e, sicuramente, molti appartengono a questo importante capitolo.
L’84,5% dei materiali derivati dall’attività di costruzione uscenti dal cantiere è stato indirizzato a specifici centri di raccolta al fine di immettere nuovamente le risorse riciclabili recuperate nel processo produttivo.
Tra i vari possibili materiali utilizzabili, la scelta è stata indirizzata non solo verso prodotti contenenti percentuale di riciclato, riciclabili e rapidamente rinnovabili, ma anche che fossero estratti e lavorati in ambito “regionale”. Tra questi troviamo il ferro tondino d’armatura, i laterizi, le pavimentazioni in linoleum e molti altri.
E’ stato, inoltre, utilizzato legname proveniente da foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council).

Qualità ambienti interni
Ultimo capitolo del protocollo Leed, ma non per importanza, che ha richiesto una attenta progettazione degli spazi interni.
Sono stati adottati impianti di trattamento dell’aria con unità di post riscaldamento per le zone comuni dell’edificio, quali corridoi ed aree non finestrate, attuando un piano di gestione della qualità dell’aria interna prima dell’occupazione al fine di ridurre i problemi dell’aria interna derivanti dai processi di costruzione a garanzia del comfort e benessere degli operai al lavoro e degli occupanti dell’edificio.
Ogni ambiente dell’edificio è stato reso a se stante dal punto di vista termico e di illuminazione garantendo così elevati livelli di controllo dei sistemi da parte dei singoli occupanti per promuovere la produttività, il comfort ed il benessere.
Infine, particolare attenzione è stata posta all’acustica. Attraverso studi eseguiti in collaborazione con fornitori leader nel settore, sono state trovate soluzioni per problemi quali riverbero ed abbattimento dei livelli sonori tra aule adiacenti nello stesso piano e su piani sovrastanti. L’accurata posa dei prodotti scelti, quali manti anticalpestio, partizioni verticali in cartongesso multi lastra, lane minerali ad alta densità, pannelli microforati e l’utilizzo di tecniche utilizzate in cantieri precedenti ha garantito il risultato aspettato.

Ubicazione

 

Viale dei Tigli Riva del Garda (TN)

Gallery fotografica

Azienda

logo di Costruzioni Debiasi

Costruzioni Debiasi

Via Baruffaldi 3
38066 - Riva del Garda (TN)
Telefono: 0464.553693
Fax: 0464.553558




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