Valorizzazione del percorso naturale all’interno del parco Monte Troina
Recupero di un'antica trazzera di accesso e di alcuni manufatti e la creazione di un’area attrezzata con sistemazione delle vecchie “rasule” esistenti
Pedara è uno dei centri dell’ultima fascia urbana attorno all’Etna, sul versante sud; centri che rimasti fuori dalla conurbazione metropolitana, sono l’ultimo baluardo verso le ricchezze naturalistiche del vulcano. Il territorio etneo, si contraddistingue per i suoi continui mutamenti e per la lotta titanica intrapresa dall’uomo, per poter convivere sui fianchi del gigante, fino a ricavare dal fuoco stesso, la materia prima necessaria per la realizzazione dei manufatti: la pietra lavica. Il manto di neve che man mano si arrende sotto i raggi del sole, disvela il volto scuro di lava dell’Etna (la “montagna” come amano chiamarla i catanesi), adornata in questo periodo da zagare e ginestre.
Ma è sicuramente l’autunno il momento in cui la campagna intorno all’Etna mostra il suo abito migliore, con nuovi colori e profumi intensissimi. In questo periodo il miracolo della vendemmia si ripete sempre uguale da millenni; in ritardo rispetto al resto della Sicilia, ma ugualmente intenso si diffonde, dai palmenti in pietra lavica, l’odore acre e pungente della fermentazione dei mosti (si produce principalmente Etna rosso d.o.c.) facendo rivivere le atmosfere raccontate da scrittori quali Giovanni Verga, Vitaliano Brancati ed Ercole Patti. La percezione che si ha percorrendo quest’area etnea è quello di attraversare centri storici vivi, ben conservati e ricchi di tradizione; di avvicinarsi con discrezione al gigante Etna senza abusare delle sue bellezze.La creazione del Parco dell’Etna nel marzo del 1987 (primo parco in Sicilia) è stato uno strumento utile per mantenere lontano lo spettro della speculazione edilizia e promuovere uno sviluppo sostenibile. Adesso occorre fare un passo avanti e capire che la logica di un perimetro tracciato su carta, o della semplice conservazione, non sono sufficienti ad innescare processi virtuosi di valorizzazione. È necessario che il concetto di salvaguardia e di valorizzazione, venga esteso al “Paesaggio”, inteso come una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni. Una corretta valorizzazione del Paesaggio è quella che basandosi su una tutela “attiva”, senza rinunciare a possibili trasformazioni, con un approccio sostenibile, conserva l’identità di un luogo.
Se il grigio della pietra lavica caratterizza il cromatismo del territorio sulle pendici dell’Etna, i conetti vulcanici ne caratterizzano morfologicamente il paesaggio. Il Monte Troina è un grande polmone verde attorno al quale si adagia il centro urbano di Pedara; in passato quasi interamente ricoperto di vigneti, nonostante la particolare orografia ne rendesse difficile la coltivazione.
Negli ultimi anni è stato oggetto di promettenti interventi di recupero da parte di alcuni proprietari dei terreni situati principalmente nella parte più bassa , che hanno reimpiantato grandi vigneti con il pregio di ridare anima all’architettura dei terrazzamenti. Verso la metà del secolo scorso sul lato nord è stata realizzata una scalinata che porta ad un piazzale con cappella votiva, tradizionalmente chiamata “Calvario”, dove ogni anno si realizzano rappresentazioni legate ai riti pasquali. Percorrendo l’antica trazzera che, partendo nei pressi della scalinata, risale il crinale del conetto delimitata dai tipici muri a secco in pietra lavica, si raggiunge la parte sommitale, oggi quasi interamente abbandonata, dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato.
L’amministrazione di Pedara, guidata dal sindaco Anthony Barbagallo, con questo piccolo intervento vuole innescare un processo di valorizzazione di quest’area, mantenendo un’integrazione tra aree private coltivate e aree da fruire per un turismo di carattere naturalistico, un punto di osservazione privilegiato sul paesaggio etneo, terminale di un sistema di percorsi pedonali che partono dal vicino centro storico. La realizzazione di un’area verde attrezzata in un contesto naturale di tale pregio ambientale è un’opportunità per la comunità pedarese di dotarsi di servizi di respiro sovra-locale che attraggano nuovi flussi turistici durante tutto l’arco dell’anno. Il progetto prevede il recupero e la messa in sicurezza dell’antica trazzera di accesso, il collegamento con la scalinata esistente, il recupero di alcuni manufatti, la creazione di un’area attrezzata e la sistemazione delle vecchie “rasule” esistenti. L’obiettivo è quello di creare un sistema di percorsi tematici: il percorso arte-natura che tocca i punti più interessanti dal punto di vista naturalistico-paesaggistico e alcuni spazi con installazioni artistiche anche temporanee; il percorso ludico-sportivo, che attraversa la piccola area attrezzata con giochi e percorso-vita.
Nella trazzera di accesso sono previste: il consolidamento ed il rifacimento dei muri esistenti in pietra lavica; la realizzazione di una cordonata per mitigare l’attuale eccesiva pendenza nella parte iniziale; la stabilizzazione del fondo naturale; la realizzazione di una staccionata in legno di larice. Nella parte sommitale all’esterno del piccolo fabbricato, è prevista la realizzazione di una pergola in legno che tratteggia il profilo originario dei volumi. L’area limitrofa potrà in futuro essere destinata al reimpianto di un vigneto didattico da far adottare ai ragazzi delle scuole ed una parte potrà essere destinata a installazioni di land-art. Lungo le vecchie rasule esistenti sono previsti la manutenzione previo discerbamento e la stabilizzazione di alcuni tratti del tracciato.
La piccola area attrezzata è ubicata dietro il piazzale della scalinata, adiacente ad un’interessante sistema di terrazzamenti con alberi di ulivo del quale è prevista la semplice manutenzione. L’area è attraversata dal percorso sportivo ed è attrezzata con percorso-vita e giochi per bambini integrati con il contesto naturalistico. Ispirandosi ai principi di sostenibilità economica ed ambientale, si vuole creare un luogo da “vivere”, nel quale i potenziali fruitori siano veri protagonisti; l’auspicio è anche quello di riappropiarsi del godimento del paesaggio da un punto di vista inedito, un palcoscenico naturale sul versante jonico-etneo.
I dati del progetto
- Committente: Comune di Pedara (CT)
- Progettista: Arch. Alfio Zappalà
- Consulente storico-paesaggistico: Monoarchitetti s.t.a.
- Consulente strutturale: Fabrizio Scicali
- Collaboratori: M. E. Francucci, L. Pedilarco, D. A. Napoli
- Ubicazione: Pedara (CT)
- Tipologia intervento: Architettura e paesaggio
- Anno di progettazione: 2011
Studio di progettazione
Alfio Zappalà Architetto
Corso C. Colombo 11/G
95039 - Trecastagni (CT)
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Fax: 095.7808367
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