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TrentoTrieste13: un edificio per uffici a zero emissioni | Scheda progetto

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TrentoTrieste13: un edificio per uffici a zero emissioni

Progettata secondo le ultime normative antisismiche, è una villa urbana in classe A realizzata per risparmiare energia e salvaguardare l’ambiente

immagine in primo piano del progetto TrentoTrieste13: un edificio per uffici a zero emissioni

La densità urbana è sempre associata a una idea negativa di metropoli contemporanea come sinonimo di congestione, caos, pessima qualità di vita. Utilizzata correttamente può invece generare efficienza, qualità, piacere. Lavorare con la densità, infatti, vuol dire non consumare altro territorio, utilizzare al meglio le risorse esistenti, pensare lo spazio che viviamo come frammento di un insieme più grande.

Possiamo quindi densificare la città, raggruppandola per ambiti (low carbon zone) e promuovere un suo ridisegno collegato ad elevati standard di efficienza energetica: ridurre le distanze, le esigenze di mobilità veicolare, recuperare gli spazi inutilizzati, ripensare i paesaggi urbani, ridurre l’impatto energetico nell’ambiente.

Densità urbana può quindi divenire sinonimo di crescita economica e sostenibilità ambientale se pensiamo a nuove zone dove la densificazione è permessa solamente a zero emissioni. Ne beneficia il cittadino che aumenta il valore del suo immobile e la qualità di vita. Ne beneficia la comunità che vive una città riqualificata senza ingenti investimenti. Ne beneficia il territorio risparmiato, l’ambiente più sano. Ne beneficia l’imprenditore e l’intero ciclo economico che viene rivitalizzato.

Il progetto dell’ampliamento della sede amministrativa di Trasporti Integrati & Logistisca di Reggio Emilia, società a pubblico capitale che si occupa di mobilità sostenibile, rappresenta un primo esempio di sperimentazione sul rapporto tra architettura, densità ed energia. L’edificio si colloca in un contesto urbano consolidato, un’area ferroviaria di interesse locale ai margini della città storica di Reggio Emilia.

Un’area interstiziale in pieno luogo urbano, spazi dai limiti indefiniti, qualità dei luoghi di scarso valore. Densificare parte di quell’area migliorandone l’immagine, recuperando il luogo, dal punto di vista urbano ed energetico è l’obiettivo del progetto. L’edificio ha dimensioni molto limitate (circa 350 mq di superficie complessiva) ed è condizionato dai confini di proprietà che definiscono un lotto stretto e lungo, adiacente alla sede esistente ricavata nel 2003 dalla ristrutturazione di una obsoleta officina per autobus. L’immagine complessiva è di un edificio snello e leggero nel suo rivestimento vitreo, che cela un altro volume sotto il terreno.

L’edificio risulta infatti dalla composizione di due volumi principali: un compatto corpo a torre di dimensioni ridotte (ml 8×6 circa) disposto su tre livelli fuori terra oltre ad una terrazza, a struttura intelaiata in calcestruzzo armato e parete di tamponamento a secco.

Le ridotte dimensioni consentono una distribuzione molto semplice e non ostacolano l’illuminazione degli spazi dell’edificio esistente: un ridotto collegamento a ponte integra, funzionalmente e compositivamente, il nuovo con l’esistente. La compattezza dell’edificio è alleggerita percettivamente da una facciata ventilata in vetro di colore bianco e porzioni satinate, alternata alle aperture trasparenti. La snellezza della torre è accentuata dalla terrazza schermata all’ultimo livello che ospita i terminali impiantistici e le fonti energetiche alternative quali i pannelli solari e fotovoltaici.

Un lungo volume ipogeo articolato dalla presenza di un patio che permette l’illuminazione naturale dei locali. L’articolazione del volume, che aumenta la superficie disperdente generando potenzialmente maggiori consumi energetici, è bilanciata dalla presenza del terreno che riduce le dispersioni termiche. Allo stesso modo, nel corso dell’estate, la massa del terreno unita alla copertura verde che è destinata a parcheggio permette un ottimo comportamento termico. Al piano interrato trovano posto i servizi, un foyer ed una sala per piccole conferenze da circa 45 posti: le porzioni aperte sul patio inondano con ampi squarci di luce gli spazi dell’edificio, integrando l’ambiente esterno con quello interno, in una logica integrata.

La posizione delle aperture, dalla forma stretta e allungata e disposte su più lati per ogni locale, è volta ad aumentare la percezione della qualità dello spazio, pur nelle sue ridotte dimensioni: la concentrazione a nord-ovest e la limitazione a sud riduce il surriscaldamento estivo. Gli spazi interni risultano semplici nei dettagli: in ambienti di ridotte dimensioni occorre togliere invece che aggiungere. Pavimenti in legno di faggio industriale, serramenti in larice, pareti e soffitti bianchi e lisci nella loro finitura a gesso.

Compatto fuori terra e articolato nella parte ipogea diviene quindi la soluzione compositiva per la realizzazione di un edificio passivo, nel difficile contesto urbano. Infatti pur con rapporto complessivo S/V di 0,82, non ottimale per un edificio passivo, si stima un fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione di 3,7 kWh/m3anno, pari all’88% in meno di quanto previsto dalla vigente normativa (DL 311/06).

L’elevato isolamento termico dell’involucro unito ad un impianto a ventilazione meccanica controllata e recuperatore di calore con batteria di riscaldamento/raffrescamento alimentata da pompa di calore elettrica, consente di evitare un impianto di riscaldamento tradizionale. In inverno le unità ventilanti terminali funzioneranno in free-cooling una volta raggiunta la temperatura ambiente richiesta: il recuperatore continuerà ad immettere aria esterna a temperatura più elevata, migliorando sensibilmente la qualità dell’aria per gli utenti e risparmiando energia.

D’estate la porzione critica diviene la torre: la parete ventilata unita alla retrostante chiusura opaca, che pur nella sua leggerezza, permette un’ottimo sfasamento, pari a 12,2 ore e attenuazione dell’onda termica. Un ulteriore accumulo di calore è permesso dalla forte inerzia dei solai in calcestruzzo pieno. Il funzionamento in free-cooling notturno del recuperatore di calore, consente di abbassare naturalmente la temperatura dei locali. Una soluzione innovativa che permette di limitare decisamente l’impiego della climatizzazione. I fabbisogni di acqua calda sanitaria (ridotti per un ufficio) sono garantiti dai pannelli solari sottovuoto.

Il fabbisogno di energia elettrica per la climatizzazione invernale ed estiva sono interamente coperti dall’impianto fotovoltaico installato in copertura, consentendo emissioni di gas climalteranti pari a zero ed un risparmio complessivo di 15,6 tonnellate all’anno di CO2. Nel rispetto della conservazione dell’ambiente, delle risorse naturali, del benessere delle persone, della qualità del paesaggio urbano, del risparmio del territorio.

I numeri del progetto

Il progetto è stato avviato nel 2007, con l’apertura al pubblico avvenuta solo due anni dopo. Complessivamente la struttura occupa 359 mq, di cui 260,9 mq di superficie utile. La temperatura esterna media nel periodo di riscaldamento ammonta a +6,5°C, mentre la temperatura esterna minima di progetto a -5°C.

Questa situazione porta a una media di 183 giorni nell’impiego del sistema di riscaldamento (per generare calore viene usata una pompa di calore elettrica condensata ad aria) durante il periodo invernale. L’impianto fotovoltaico ha una potenza di 2,2 kWp, con una stima di produzione di 2389 kWhe/anno. L’impianto solare termico, invece, copre una superficie di 1,8 mq e presenta una quota di utilizzo del 75%.

Complessivamente l’opera è costata 606.600 euro, pari a 1.429 euro/mq (1.675 euro/mq considerando il dato netto).

Ubicazione

 

Viale Trento Trieste 15 Reggio Emilia

I dati del progetto

Committente:
TIL Trasporti integrati e logistica S.r.l

Progettista:
Andrea Rinaldi, Roberta Casarini, Stefano Veroni

Consulente energetico:
Tecnostudio Impianti

Tipologia d'intervento:
Nuova costruzione

Destinazione d'uso:
Edilizia privata - uffici

Prestazioni energetiche:

Classe energetica:
classe energetica apiu

Indice termico invernale: 21,42 kWh/mqa
Indice di emissione di CO2: 17600 kg/mqa

Protocollo di certificazione:
CasaClima

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