Residenza ATER classe A
Edificio di edilizia residenziale pubblica in classe A certificato CasaClima, progettato dallo studio Abitarebios e realizzato a Schio (Vicenza)
La realizzazione dell’edificio di Edilizia Residenziale Pubblica in Via Venezia a Schio dimostra come il problema del risparmio di energia non implichi solamente un migliore isolamento e innovative caratteristiche tecniche, ma anche una nuova filosofia dell’abitare che nasce da una rinnovata impostazione architettonica e dall’utilizzo di materiali e di tecniche costruttive e impiantistiche all’avanguardia, oltre che da una coscienza più matura rispetto al tema della sostenibilità in edilizia. Un importante punto di partenza per i futuri interventi dell’ATER di Vicenza, che con questa scelta dimostra sensibilità e lungimiranza nell’affrontare la sfida del contenimento dei consumi energetici, coniugandolo con la riduzione dei costi sia di costruzione che di impatto ambientale.
Le linee guida del progetto
Obiettivo iniziale dell’intervento è stato quello di sperimentare la realizzazione di un edificio di nuova generazione con ridotto fabbisogno di energia di origine fossile, percorrendo la strada (che porta all’obiettivo) del NET ZERO ENERGY BUILDING, ottenibile mediante la realizzazione di elementi strutturali (serramenti, pareti, tetto e solaio verso l’interrato) altamente coibentati e introducendo impianti di produzione di energia elettrica e per l’acqua calda sanitaria che consentano di abbassare i costi energetici nella fase di utilizzo.
La filosofia progettuale prevede la concezione di un organismo edilizio compatto, con un rapporto favorevole (quindi minimo) tra superficie disperdente e volume riscaldato, e un trattamento differenziato delle finestrature dei diversi fronti in relazione all’orientamento degli stessi.
L’adozione delle schermature nella facciata sud costituisce un’efficace protezione passiva dal calore e riduce il flusso solare negli ambienti, migliorando così il benessere termico dell’edificio nel periodo estivo. Questa soluzione consente inoltre di evitare – o quanto meno di ridurre – il ricorso a soluzioni impiantistiche di raffrescamento.
Gli studi sulla bioclimatica
Il concept dell’edificio trae origine e forza da considerazioni bioclimatiche: il dimensionamento dei volumi, la posizione dei frangisole esterni, il diverso disegno delle aperture esterne nei fronti a seconda dell’orientamento degli stessi, generano una successione gerarchica di spazi interni e filtri esterni.
In particolare, l’orientamento principale privilegia il soleggiamento e la ventilazione per la quasi totalità degli spazi vissuti (soggiorno-pranzo) che si affacciano sul fronte sud.
Su questo stesso fronte, un porticato dotato di lamelle frangisole consente di schermare i raggi solari nel periodo estivo e favorisce l’irraggiamento durante i mesi freddi invernali, permettendo alle ampie portefinestre di sfruttare gli apporti solari gratuiti.
Ogni alloggio è stato studiato con almeno un doppio affaccio sui fronti nord e sud, mentre le unità di testa godono di aperture anche a ovest e di fonti di luce a est.
Materiali e tecniche costruttive
Gli involucri di tamponamento sono costituiti da una parte massiva di mattoni in laterizio rivestita all’esterno da uno strato isolante in idrati di silicati di calcio dello spessore di 16 cm, e garantiscono un’ottima tenuta alle dispersioni di calore. Gli ambienti interni sono così molto più confortevoli rispetto a quelli tradizionali: caldi in inverno e freschi in estate.
Il tetto riveste un ruolo fondamentale nella regolazione del comfort dell’ambiente sia in inverno che in estate, e grazie ad un isolamento in lana di roccia dello spessore di 32 cm garantisce un’adeguata coibentazione e impermeabilizzazione. Le caratteristiche di isolamento invernale ed estivo sono state opportunamente studiate mediante l’utilizzo di software di calcolo energetico che hanno verificato l’efficacia delle soluzioni adottate. Si può asserire, quindi, che il tetto funziona come un berretto caldo in inverno e un cappello fresco in estate.
I serramenti sono dotati di doppia vetrocamera addizionata con gas argon, e montano vetri di tipo basso emissivo che consentono un ottimo isolamento sia termico che acustico.
Il dimensionamento dell’impiantistica beneficia del risparmio energetico derivante dalle soluzioni bioclimatiche passive adottate e dalla combinazione con una caldaia ecologica “intelligente” centralizzata, attestandosi quindi su dimensioni minori rispetto a edifici paragonabili per funzione e dimensione, ma dotati di impianti tradizionali.
Il fabbricato è inoltre dotato di impianti tecnologici – quali pannelli solari termici e fotovoltaici per la produzione rispettivamente di acqua calda sanitaria e di energia elettrica – che diminuiscono l’emissione di CO2.
L’edificio è quindi in grado di produrre una considerevole parte dell’energia di cui necessita sfruttando fonti rinnovabili.
Per migliorare il ricambio d’aria è stato previsto un impianto di ventilazione meccanica controllata con meccanismo di recupero del calore, che si attua in fase di pre-riscaldamento invernale e pre-raffrescamento estivo dell’aria.
Questi accorgimenti consentono di ridurre notevolmente i costi energetici rispetto agli edifici tradizionali.
Minor impatto sull’ambiente
L’edificio appena completato avrà un basso impatto ambientale in fase di utilizzo, che si traduce in ridotte emissioni di CO2 conseguenti al basso consumo di energia fossile e alla produzione di energia pulita derivata dal sole.
Un edificio di questo tipo sarà 20 volte meno inquinante degli edifici tradizionali, e contribuirà, se non a migliorare la qualità dell’aria, almeno a non peggiorarla.
L’edificio è stato certificato da due distinti enti certificatori, ovvero l’Agenzia Casaclima di Bolzano e Vi.energia, ottenendo così una doppia classificazione energetica in CLASSE A con consumo di circa 18 kWh/mq anno per il riscldamento: ciò significa che per riscaldare un appartamento di 100 mq serviranno meno di 300 mc di metano all’anno, e di conseguenza la bolletta sarà molto inferiore a quella di un appartamento di pari superficie riscaldato con impianti tradizionali.
I riflessi sociali
Questi alloggi – destinati a una fascia sociale debole (single, pensionati, ecc . ) – permetteranno ai loro inquilini di risparmiare destinando una parte minore delle loro entrate ai costi fissi costituiti dalle bollette energetiche, in virtù dei ridotti costi di gestione. In tal senso la scelta dell’ATER è significativa anche come politica sociale verso le fasce più disagiate.
Gli edifici a basso consumo energetico diventano in tal senso strumenti per realizzare equità e giustizia sociale. Questo tipo di edilizia è inoltre confortevole per chi ci abita, consente notevoli risparmi, inquina meno, rispetta l’ambiente e non pone vincoli di carattere estetico, lasciando quindi spazio a infinite possibilità formali e cromatiche, che possono contribuire a trasmettere emozioni positive a chi vi abita o semplicemente la ammira.
L’architettura e la struttura
L’edificio vuole comunicare una nuova sensibilità che prende le distanze dalla tradizione ormai stereotipata dell’edilizia sociale: dà un’immagine di edilizia moderna, caratterizzata da linee semplici, rigorose, ma non per questo povere, arricchite da elementi porticati e scale in ferro e pietra. I pannelli colorati e in vetro utilizzati nei tamponamenti delle logge vivacizzano l’esterno e contrastano con il bianco candido del volume principale. Gli interni sono confortevoli e resi gradevoli dalle tonalità rilassanti impiegate nelle pareti e nei pavimenti, interrotte solo dai colori brillanti dei rivestimenti dei bagni.
Il fabbricato è stato realizzato su tre livelli, di cui uno interrato e gli altri due fuori terra. La struttura portante è di tipo antisismico in cemento armato realizzato in sito. I porticati e i terrazzi – i cui parapetti sono tamponati da pannelli colorati – sono stati realizzati con strutture in ferro agganciate alla struttura in cemento armato. Il tetto piano e calpestabile è adatto a ospitare i pannelli solari .
I costi
La scommessa fatta – e decisamente vinta! – con questo progetto è stata quella di realizzare un edificio ad alta efficienza energetica pur rimanendo all’interno del budget previsto per la realizzazione di opere di edilizia residenziale pubblica.
Le superfici lorde realizzate sono di 363 mq al piano interrato e 414 mq nei due piani fuori terra – superfici a portico e terrazzo escluse. L’edificio nel suo complesso ha comportato un costo di realizzazione (esclusi i costi di acquisto del terreno e le spese tecniche) pari a 578.000,00 €, con un costo di costruzione medio inferiore agli 800 € al mq.
Ubicazione
via Venezia Schio (Vi)
I dati del progetto
Committente:
ATER della Provincia di Vicenza
Progettista:
Ivo Magnabosco
Consulente energetico:
Ivo Magnabosco
Tipologia d'intervento:
Nuova costruzione
Destinazione d'uso:
Edilizia pubblica - residenziale
Prestazioni energetiche:
Classe energetica:
Indice termico invernale: 18 kWh/mqa
Indice di emissione di CO2: 7,98 kg/mqa
Protocollo di certificazione:
CasaClima ed Ecodomus
Gallery fotografica
Studio di progettazione
Abitarebios
Via IV Novembre 4
36014 - Santorso (VI)
Telefono: 0445649009
Fax: 0445649009
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