Ampliamento edificio scolastico esistente – Treviglio (Bergamo)
Ampliamento con nuovo come fabbricato risposta all’esigenza di un intervento di rinnovo funzionale degli ambienti esistenti del ‘’Centro Salesiano Don Bosco’’ di Treviglio.
La città di Treviglio, oggi, è la seconda città della provincia di Bergamo (seconda solo al capoluogo) nonché il più importante punto di riferimento della pianura bergamasca. Ha un’estesa periferia, una circonvallazione esterna (definita sostanzialmente dal tracciato della S.S. n° 11) ed una più interna riconducibile ad un anello caratterizzato da ampi ed ombrosi viali alberati, sorta sul tracciato delle demolite mura quattrocentesche, che racchiude il Centro Storico.
A ridosso di questa circonvallazione, è sorto e si è sviluppato, a partire dal 1894 l’attuale “Centro Salesiano don Bosco”.
Ampi fabbricati che ospitano aule, laboratori, attrezzature sportive e spaziosi cortili, contraddistinguono la struttura fisica dell’Opera Salesiana Trevigliese.
A tutt’oggi gli allievi che frequentano la scuola Salesiana sono più di mille (precisamente 1662) . L’esigenza di un intervento di rinnovo funzionale degli ambienti esistenti per dotarli di spazi, servizi, attrezzature e strumenti, indispensabili per adeguarsi alle nuove esigenze dei tempi e alle richieste di una sempre più adeguata convivenza giovanile, si concretizza con la proposta progettuale che interessa la demolizione e successiva ricostruzione con ampliamento dell’edificio, attualmente ad un unico piano, che lambisce con le proprie strutture verticali, via Sola (lato OVEST) e l’esistente campo da calcio verso il sedime interno di proprietà (lato EST).
Questo risulta essere anche il fabbricato meno “qualificato” archettonicamente e che dal 1965 non ha subito ristrutturazioni significative.
Il progetto propone materiali e tecnologie dei tempi di cui è espressione, reinterpreta i materiali tradizionali e preesistenti delle facciate che va a “ricucire”sia nelle forme che nelle tecniche d’uso e di lavorazione. Un esempio sono le facciate con ‘’isolamento a cappotto’’, in parte anche ‘’ventilate’’, il tetto piano rovescio, l’impiego di impianti di riscaldamento radiante a pavimento, la posa di materiali il più possibile naturali, ampie vetrate con caratteristiche di isolamento termico inferiori agli standard minimi previsti dalla legge, lo studio del soleggiamento e la predisposizione di schermature per mitigare l’incidenza solare.
In definitiva il progetto presenta tratti comuni e scelte progettuali che costituiscono i caratteri consolidati dell’architettura ecocompatibile, consapevole che gli attuali alti costi di gestione degli edifici inducono alla efficienza energetica dell’immobile (involucro e impianti) soprattutto in un ottica di contenimento dei consumi energetici auspicato dalle normative europee e nazionali ed ormai in fase di applicazione.
Gli edifici scolastici, attraverso la loro qualità, i materiali impiegati, la loro fruibilità, sono essi stessi in grado di comunicare questi concetti, e diventano per tanto strumento di visibilità e comunicazione con la cittadinanza ed in particolare con le nuove generazioni.
Costruire una scuola sana, ecocompatibile, sostenibile, non significa solo una particolare cura nella scelta dei materiali e nemmeno nelle scelte progettuali, significa piuttosto pensare globalmente ad un percorso di sostenibilità, ecologicità, salubrità, che attraversa i percorsi didattici, le reti relazionali ed in fine gli spazi progettati e costruiti. Un edificio scolastico ecocompatibile significa proprio questo: punto d’arrivo e di partenza per un modo nuovo di vedere e vivere la scuola.
Contesto
Complessivamente l’edificio si sviluppa su tre piani ed accogli n° 25 aule per la didattica, n° 2 laboratori (di chimica e di fisica) con annessa Aula per lavori di gruppo e deposito per apparecchiature e materiali, n° 1 aula docenti, oltre agli spazi per servizi e connettivo.
A ciò va aggiunta una palestra con relativi spogliatoi.
Particolare attenzione è stata data all’analisi del clima locale, all’utilizzo di una forma compatta, ad un efficace isolamento, ad un uso passivo e attivo dell’energia solare, all’utilizzo di serramenti e soluzioni impiantistiche ad alto rendimento.
Dal punto di vista formale si è cercato di dare grande importanza all’aspetto della comunicazione con l’esterno. L’edificio è riconoscibile a chi passa per la strada (Via Sola) o in lontananza.
Allo stesso tempo permette di “vedere” anche dall’interno, opportunamente filtrato, lo spazio esterno. Da qui la possibilità di riconoscere la mutevolezza del tempo, rifuggendo ambienti anonimi e socialmente debilitanti.
Qualità dell’ambiente esterno
Orientamento dell’edificio che favorisce il confort interno e un maggior risparmio energetico. Protezione dai venti dominanti e dalla radiazione solare tramite l’orientamento e le strutture frangisole mobili o fisse collocate davanti ai serramenti esterni. I sistemi ombreggianti impiegati sono del tipo : tapparelle avvolgibili con cassonetti isolati termicamente, frangisole estruso brise – soleil in alluminio ed in listelli di ‘’cotto’’, tende su rulli per esterni, lamelle frangisole con cassonetti isolati per i serramenti del blocco palestra, vegetazione a foglia caduca ad est.
Qualità dell’ambiente interno
Promozione della ventilazione e dell’illuminazione naturale; comfort termo-acustico; progetto del calore degli ambienti realizzato mediante l’utilizzo di materiali ecologici.
Materiali
Pareti esterne: sistema costruttivo in muratura con laterizi porizzati, in alcuni punti parete ventilata, ovunque isolamento termico a “cappotto” con indubbi benefici di comfort abitativo, dovuti all’abbassamento della temperatura superficiale interna delle murature sia in estate che in inverno.
Struttura portante in cemento armato (pilastri e travi) con solette di tipo “predalles” prefabbricate.
Pareti interne: pareti “leggere” costruite a secco mediante sottostrutture metalliche rivestite con lastre tipo fermacell (in gesso-fibra) che garantiscono i requisiti fonoisolanti, resistenza al fuoco, stabilità e resistenza meccanica.
Copertura piana: “tetto rovescio” con finitura superiore pedonabile per la manutenzione (sopra le aule).
Copertura a falde: struttura in legno lamellare ( sopra la palestra ) con manto in alluminio aggraffato.
Superfici Trasparenti con serramenti in P.V.C. con vetri basso emissivi, aventi trasmittanza media U = 1,4 W/mqK
Impianti
Predisposizione per un futuro impianto fotovoltaico (anche a servizio dell’impianto geotermico in progetto) con potenza di 46,80 KW per una produzione di energia totale annua pari a 50.436,18 KW. Impianto di riscaldamento del tipo a bassa temperatura (pannelli radianti a pavimento).
Consumo energetico per il riscaldamento: Classe Energetica A.
La scelta è stata quella di puntare ad un edificio poco “energivoro”.
Per la climatizzazione invernale, quella estiva e la produzione di acqua calda sanitaria è presente un impianto geotermico con pompe aventi una portata massima di 10 l/sec.
La pompa di calore acqua / acqua abbinata ad una sonda geotermica garantisce un risparmio energetico elevato nella stagione invernale e nella stagione estiva garantisce anche un adeguato raffrescamento. E’ da ricordare che una scuola Superiore di Secondo Grado chiude i propri battenti alla fine del mese di luglio a seguito della presenza degli studenti impegnati con i ‘’recuperi dei debiti scolastici’’ e con la ‘’maturità’’.
In realtà un edificio scolastico di questo tipo è chiuso solo nel mese di agosto.
E’ altresì in funzione un impianto di Ventilazione Meccanica a doppio flusso con recupero termico ad alta efficienza (75%).
Oltre a garantire vantaggi dal punto di vista ‘’termìco’’ ed ‘’ambientale’’ ne beneficerà la salute degli studenti ed insegnanti che nelle classi trascorrono un terzo della loro giornata.
In particolare malattie delle vie respiratorie, asma e allergie saranno fortemente ostacolate dal continuo controllo dell’umidità relativa interna e dalla pulizia dell’aria da sostanze come le polveri sottili.
Questo contribuirà anche a ridurre le assenze scolastiche per malattia da parte degli studenti garantendo lo svolgimento di un iter scolastico più continuo e redditizio grazie ad una più probabile riduzione delle ore di assenza curricolari.
Conclusioni
In conclusione, oggi, un progetto è giusto che dal punto di vista architettonico assuma come riferimento l’ immagine dell’esistente, ‘’ modelli di identità morfologico – ambientale ‘’ per analizzare la cultura del luogo, di cui l’architettura non può che essere l’espressione, ma deve assumere e racchiudere in sé anche la ‘’sostenibilità’’ come uno dei principali valori di riferimento rispondendo a criteri e bisogni di salubrità, ecologicità e sostenibilità appunto.
Il committente ed il progettista devono essere disponibili a politiche coraggiose, disponibili a pensare globalmente ed agire localmente per lasciare il mondo un po’ migliore di come è stato trovato.
Ubicazione
Treviglio (BG)
I dati del progetto
Committente:
Ispettoria Salesiana Lombrado-Emiliana (MI) - c/o Centro Salesiano Don Bosco Treviglio (BG)
Progettista:
Giovanni Agliardi
Consulente energetico:
arch. Giovanni Agliardi - p.i. Marco Legnani
Tipologia d'intervento:
Nuova costruzione
Destinazione d'uso:
Edilizia privata - scolastico
Prestazioni energetiche:
Classe energetica:
Indice termico invernale: 8,60 kWh/mqa
Indice di emissione di CO2: 0,58 kg/mqa
Protocollo di certificazione:
CENED
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Studio di progettazione
Oikosstudio - Giovanni Agliardi Architetto
via L. Ariosto, 5
24047 - Treviglio (BG)
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Fax: n.d.
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