***ATTENZIONE***
VERSIONE OLD DI TEKNECO AGGIORNATA SINO A GENNAIO 2017
Clicca qui per visualizzare il nuovo sito
Wu Ming, nel nuovo ebook collettivo anche Ferraris di Tekneco | Tekneco

Acqua Aria Terra Fuoco

Wu Ming, nel nuovo ebook collettivo anche Ferraris di Tekneco

"Terra Project" è il nuovo progetto di sperimentazione tra fotografia e scrittura a cura di Wu Ming, 34 scrittori raccontano l'acqua, tra questi anche una delle penne di Tekneco

Scritto da il 13 marzo 2014 alle 8:30 | 0 commenti

Wu Ming, nel nuovo ebook collettivo anche Ferraris di Tekneco

Sarà di Sergio Ferraris, giornalista di Tekneco, uno dei racconti del nuovo lavoro del collettivo Wu Ming Foundation dal titolo “Tifiamo 4”. L’ebook scaricabile gratuitamente è un progetto tra fotografia e scrittura che racconta i 4 elementi naturali: acqua, aria, terra, fuoco. Ferraris, è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente e si è occupato, per Wu Ming, di uno dei 34 racconti sull’acqua della nuova produzione collettiva.

Come è iniziata la tua collaborazione con i Wu Ming?
“Per caso. Conoscevo l’iniziativa del libro fotografico dei Terra project, organizzato da Renata Ferri e dai Wu Ming che ha raccolto 15.000 euro in crowdsourcing, ma la notizia della raccolta dei racconti assemblata tramite dei contributi ottenuti tramite la rete l’ho avuta tramite Twitter, poche ore prima della chiusura. Avevo un’idea che mi frullava in testa e allora ho provato a buttare giù qualcosa. Poche ore, circa 4, e avevo il racconto che ho riletto e corretto, e anche fatto leggere e rivedere a Michela la mia compagna, la mattina dopo a mente fresca.”

Dopo “Tifiamo Asteroide, cento storie sulla fine del governo Letta”, arriva “Tifiamo 4” e “Terra Project”, di che si tratta e perché hai voluto aderire?
“Primo per sperimentare nuove forme di diffusione e partecipazione editoriale attraverso la rete. E’ con cose come queste che si sperimentano le dinamiche future della scrittura e dell’editoria. E se non sei dentro a questo grande processo di trasformazione che è imposto da internet non puoi capirlo, figuriamoci gestirlo. Le occasioni per fare ciò in Italia sono veramente poche. La seconda questione è legata alla libertà di scrittura. Per il racconto c’erano dei paletti come l’argomento (l’acqua) e le immagini (tra le altre cose sono un ex fotografo) e null’altro. In questo quadro potevo fare ciò che volevo occupandomi delle tematiche che mi interessano e scegliendo lo stile che più mi pareva congeniale. Così ho combinato una storia immaginaria, inserendola in un contesto reale (quello di Priolo) e ispirandomi a un fatto di cronaca che però non è avvenuto lì.”

Di cosa tratta il tuo racconto?
“Parla d’ambiente, acqua e maternità. L’acqua era un tema obbligato dai Wu Ming, l’ambiente era obbligato da me, e la maternità è un punto d’incrocio tra i due temi che mi offriva anche l’occasione di proiettarmi nel futuro, o meglio nella mancanza di futuro. Ho organizzato il racconto attraverso una serie di flashback nei quali descrivo alcuni momenti cruciali nella vita della protagonista che sono legati all’acqua che però è acqua inquinata, velenosa mettendo in contrapposizione la valenza che diamo all’acqua come fonte di vita. Per arrivare poi al finale che però lascio al lettore. In più ho voluto forzare lo stile. In tutto il racconto non ci sono dialoghi eccetto uno che è di una sola parola.”

“Questa antologia di racconti è nata come spin-off del progetto 4, il libro di fotoracconti con fotografie del collettivo TerraProject e parole di Wu Ming 2. Un progetto ibrido di sperimentazione fra fotografia e scrittura, in cui queste due forme narrative, nelle intenzioni, non si riducono alla sola complementarità ma, in un rapporto riflessivo, vengono portate alla risonanza per produrre narrazioni coese la cui potenza è maggiore della somma delle singole parti. Per usare una definizione cara ai Wu Ming e farla breve, un “progetto transmediale multiautore”. Quattro sezioni fotografiche – Acqua, Terra, Fuoco, Aria – e quattro racconti di Wu Ming 2.” Nota del Curandero di Mr Mill (aka Franco Berteni) Wu Ming è un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project, divenuto celebre con il romanzo “Q”. Un nucleo di persone appartenente alla New Italian Epic, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000, autore di numerosi romanzi, tradotti e pubblicati in molti paesi. I Wu Ming (‘senza nome’ in cinese mandarino) hanno come politica quella di non apparire mai in video. Non hanno mai accettato inviti a trasmissioni televisive. Nemmeno sul loro sito ufficiale sono disponibili immagini dei loro volti. La loro politica è quella di apparire soltanto di persona, in carne e ossa. Il gruppo ha riassunto questa impostazione in un motto: “Trasparenti verso i lettori, opachi verso i media”.


Rispondi

Nome (richiesto)

Email (richiesta, non verrà pubblicata)

Sito web (opzionale)


Condividi


Tag


L'autore

Eleonora L. Moscara

Eleonora L. Moscara, freelance leccese. Inizia a lavorare come giornalista nel 2008 nella redazione tg di un'emittente televisiva locale. Fino ad oggi ha collaborato con diverse testate: dalla carta stampata al web e uffici stampa di vario genere. Si occupa prevalentemente di ambiente e cultura. Scrive sul Nuovo Quotidiano di Puglia e sulla rivista Salento Review. Per Tekneco coordina la redazione web e si occupa della gestione del social media management.


Il solare termico, corso online
Focus, la rivoluzione della domotica
Klimahouse 2017
RUBNER
AQUAFARM
BANCA ETICA
SIFET
BUILDING INNOVATION

ANICA
tekneco è anche una rivista
la tua azienda su google maps

Più letti della settimana



Continua a seguire Tekneco anche su Facebook:

Altri articoli in Energia Alternativa
03-caldaie a biomassa per le serre
Caldaie a biomassa per le serre: opportunità di business

Incentivi e Risparmio Energetico riducono i costi di esercizio fino al 70% ed aumentano la redditività dell’impresa, informa Rastello Group

3426323346_5eb36d9b18_o
Cogenerazione: la rotta giusta verso gli incentivi

Da quest’anno i sistemi cogenerativi possono contare anche sui certificati bianchi. Ascomac chiede un sostegno all’investimento

Close