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Re-build: come garantire il raggiungimento delle prestazioni energetiche

A REbuild 2015, la convention nazionale sull'innovazione della riqualificazione e della gestione immobiliare (Riva del Garda - 25 e 26 giugno) si parlerà anche di performance gap e facility management

Scritto da il 20 giugno 2015 alle 9:15 | 0 commenti

Re-build: come garantire il raggiungimento delle prestazioni energetiche

Il 75% degli impatti ambientali e dei costi economici e finanziari relativi all’immobile non avviene in fase di progettazione e costruzione, ma durante il ciclo di vita, nella cosiddetta fase di gestione. Proprio partendo da questi dati, l’edizione 2015 di REbuild focalizzerà alcune sessioni previste nel programma della due giorni proprio alla garanzia delle prestazioni dell’immobile in fase di riqualificazione e gestione. Giunta alla sua quarta edizione e organizzata da Habitech – Distretto Tecnologico Trentino – e Riva del Garda Fierecongressi, REbuild si pone come una piattaforma necessaria per lo scambio di conoscenza sull’ innovazione in edilizia, mettendo a fuoco le nuove proposte dell’industrializzazione della riqualificazione e cercando soluzioni ai quesiti e alle problematiche del settore edilizio. La differenza spesso significativa che si manifesta tra prestazioni attese da parte dell’edificio e prestazioni reali ed effettive sarà il tema analizzato nel corso della sessione “Mantenere le promesse: come ridurre il Performance gap” (25 giugno, ore 14.00 – 15.30). E’ evidente infatti la necessità di disporre di interventi di riqualificazione capaci di garantire le promesse di risparmio energetico inserite nei business plan: la letteratura e l’esperienza dimostrano che troppo spesso le prestazioni attese sono ben lontane da quelle reali.

A REbuild saranno dunque messe a confronto metodologie ed approcci finalizzati a garantire le prestazioni richieste dal progetto di riqualificazione, affrontando anche i comportamenti virtuosi e consapevoli degli inquilini nel gestire la casa. “Il tema del Performance gap rappresenta un punto nodale per il settore della riqualificazione energetica e, se affrontato con risposte chiare e accessibili a tutti, anche un driver eccezionale per il suo sviluppo”, commenta Ivan Mangialenti, membro del Comitato di Governance di REbuilding network, che interverrà nella sessione dedicata al performance gap nel corso di REbuild. “Proprio con l’intento di ridurre quanto più possibile il divario tra aspettative e risultati nei grandi interventi di riqualificazione, abbiamo costituto la nostra Rete, mettendo a fattor comune competenze e tecnologie integrate e dotandoci di strumenti, come di ISA, che ci permettono di dare forma in fase progettuale e corpo in seguito ad interventi dai costi certi come gli obiettivi e il ROI che si possono conseguire. Lavorare per minimizzare il Performance gap, aumentare il valore degli investimenti in riqualificazione, far comprendere ai grandi gestori di patrimoni l’opportunità che hanno davanti – conclude Mangialenti – ci può permettere oggi di contribuire come Rete a rendere il nostro Paese ancora più bello, sostenibile, al passo coi tempi”. Una volta scoperto come raggiungere le prestazioni garantite, a REbuild si metteranno in luce i servizi di Facility Management adatti a mantenere e migliorare le prestazioni in fase di gestione dell’immobile durante la sessione “Facility Management ad alte prestazioni” (26 giugno, ore 14.00-15.30). Ad introdurre la sessione sarà Tubus System realtà che opera nel settore della riqualificazione grazie alle più evolute tecnologie di relining che consente di ricostruire l’intero sistema di scarico di un edificio senza alcuna demolizione. In particolare, saranno messi a confronto due operatori che propongono diversi approcci al facility management.

Da una parte Manutencoop spiegherà come intervenire con metodologie tradizionali e attente al miglioramento delle performance nel tempo. Dall’altra BAM FM presenterà una proposta altamente innovativa basata sul BIM (Building Information Modeling), piattaforma collaborativa su cui tutto il team – dalla committenza ai fornitori – lavora, e che dal 2016 dovrà essere obbligatoriamente utilizzata in tutti i progetti pubblici inglesi. In particolare BAM mostrerà come ha applicato il BIM sulla gestione di edifici già esistenti, una novità: il cosiddetto “retroBIM”. Con questo metodo, BAM è in grado di intervenire sull’impiantistica degli edifici grazie al retroBIM anche da remoto, tramite il modello su software e 3D. Nella sessione, attraverso uno schietto confronto tra i due approcci, si cercherà di delineare il futuro dei servizi di facility management nel mercato italiano e di tracciare la strada per renderli una prassi operativa. A REbuild inoltre, il 26 giugno alle ore 9, sarà presentata per la prima volta in Italia la versione International 2015 di BREEAM In Use, strumento per la certificazione della sostenibilità degli immobili a reddito e che affianca il già affermato sistema LEED. La sessione presenterà uno strumento flessibile a favore di un mercato che ha bisogno di offrire più strumenti per far fronte ad esigenze specifiche. I relatori illustreranno i punti di forza del nuovo protocollo BREEAM In Use, pensato anche per questi casi, presentando i punti di forza e gli ambiti di applicazione ottimali.

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