Italian PV Summit
Nel 2012 il mercato del fotovoltaico non calerà
Dalla quarta edizione dell’Italian PV Summit emerge che le stime sugli andamenti sono discrete, tanto da far ipotizzare un mercato di quasi 27 GW
Photo: flickr.com - asiandevelopmentbank
Nel 2012 il mercato del fotovoltaico non darà segni negativi, nonostante i tagli degli incentivi di Germania e Italia. Per l’anno in corso le stime sugli andamenti sono discrete, tanto da far ipotizzare un mercato di quasi 27 GW.
Questi alcuni dati emersi durante la quarta edizione dell’“ITALIAN PV SUMMIT, roadmap to grid parity”. La top-conference internazionale del fotovoltaico in corso a Verona oggi e domani. L’appuntamento, come di consueto, precede di due giorni l’apertura della tredicesima edizione della mostra-convegno internazionale Solarexpo.
“L’Italian PV Summit 2012 si svolge in una fase di transizione molto delicata e complessa per il settore del fotovoltaico mondiale in cammino verso l’età matura e la grid parity”. Con queste parole Paolo Frankl, capo della divisione Energie Rinnovabili dell’International Energy Agency (IEA), ha aperto i lavori della conferenza internazionale di Verona sul fotovoltaico.
Stefan De Haan, analista di IHS e relatore dell’Italian PV Summit ha scattato una fotografia della situazione del mercato del fotovoltaico, dal lato della domanda, dell’offerta e dei prezzi. Nonostante una crescita mondiale considerevole del settore nel 2011 con 27,6 GW installati e molti cambiamenti in corso nelle legislazioni nazionali soprattutto di mercati leader europei, come Germania e Italia, il mercato nel 2012 non crollerà, ma anzi le prospettive sono discrete, tanto da far ipotizzare un mercato di quasi 27 GW anche per l’anno in corso.
“In Germania si prevede che il mercato avrà volumi pressoché simili a quelli del 2010 e 2011, con circa 6,9 GW, – spiega Stefan De Haan – grazie soprattutto a una spinta nella seconda parte dell’anno e un’accelerazione del mercato per l’edilizia residenziale e commerciale che in alcuni casi, grazie al crollo dei prezzi, potrà avvicinarsi alla grid parity (prezzo del kWh prodotto dal sistema FV uguale o inferiore a quello acquistato dalla rete)”. Una circostanza prossima anche in Italia in alcuni segmenti di mercato.
Se il mercato italiano, che nel 2011 è stato uno di quelli di punta, si ridurrà come previsto nel 2012 (circa 2,5 GW di potenza installata), a riportare il settore fotovoltaico in una posizione più in linea di galleggiamento con l’attuale overcapacity, ci sarà la domanda della Cina (oltre 4 GW) e degli Stati Uniti (circa 3,5 GW), a cui si aggiungerà quella di Giappone (quasi 2 GW) e India (più di un GW), insieme ad altri più piccoli mercati emergenti. Ma non solo, secondo De Haan, in uno scenario ancora più ottimistico si potranno toccare nel 2012 anche i 34 GW a livello globale.
Da lato dei prezzi, l’analista di IHS ha evidenziato come nel corso del 2011 questi siano crollati in maniera netta sull’intera filiera. Nel caso dei moduli al silicio i prezzi si sono abbassati del 45% tra il primo trimestre 2011 e il primo del 2012. Il prezzo del modulo sta velocemente arrivando a 0,60 €/W (0,80 $/W), stima prevista per l’ultimo trimestre 2012. Per le celle il calo è addirittura valutato nel 58%. Ancora più ampi i decrementi per i wafer (-63%) e per il polysilicon (-65%). Se si prende a riferimento un impianto FV residenziale in Germania il ribasso, sempre nello stesso periodo, si aggira intorno dal 23% (da 3,5 a 2,7 $/W).
Questa drammatica riduzione dei prezzi, che dovrebbe potersi stabilizzare a fine anno, se ha consentito di mantenere alta la domanda, dice l’analista, ha invece sicuramente messo sotto pressione l’industria che oggi si ritrova con margini quasi azzerati. Secondo Stefan De Haan il panorama della competizione nel settore, alla luce di questi rapidi cambiamenti, muterà in maniera significativa già nei prossimi anni.
Il programma dettagliato dell’ITALIAN PV SUMMIT è online all’indirizzo www.italianpvsummit.com
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