Fonti pulite
L’Europa è vicina al target del 20% sulle rinnovabili
Lo certifica l'Eurostat, secondo cui i consumi nel 2013 erano coperti per il 15% con le fonti pulite
Nonostante la strategia europea in materia di energia da fonti rinnovabili sia spesso discussa e non manchino gli aspetti critici, una cosa appare certa: il raggiungimento del target del 20% di consumo energetico assicurato da fonti pulite appare davvero a portata di mano, grazie alla spinta dei sistemi di incentivazione e degli obblighi normativi in materia. Come infatti certifica una recentissima rilevazione di Eurostat, la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili nel 2013 è salita in Europa al 15%, avvicinandosi gradualmente all’obiettivo del 20% fissato per il 2020. Come abbiamo scritto in passato, ogni Stato ha un suo obiettivo preciso, che tiene conto delle differenze di partenza e del potenziale di energie rinnovabili oltre che delle rispettive situazioni economiche.
L’Italia, che aveva un target del 17%, nel 2013 era praticamente a un passo dal traguardo, poiché la quota di consumi rinnovabili registrata nel 2013 era del 16,7%. Con ogni probabilità, dato anche il decremento del fabbisogno energetico nazionale, il target è già stato centrato nel 2014, quindi manca soltanto la certificazione ufficiale. Il nostro Paese, dunque, in meno di dieci anni è riuscito a fare passi da gigante in materia, considerato che nel 2004 la quota di domanda nazionale coperta dalle energie verdi era appena del 5,6%. Da rilevare che, secondo i dati Eurostat, il paese in cui la quota di rinnovabili è più alta è la Svezia (52,1%), che ha superato già nel 2012 il suo target per il 2020 (49%), mentre quello con meno energie da fonti rinnovabili è il Lussemburgo (3,6% con un obiettivo dell’11%). I paesi più lontani dal target 2020 sono il Regno Unito (5,1% nel 2013, obiettivo 15%), i Paesi Bassi (5% rispetto a 10%), la Francia (14,2% contro 23%).
L’unico aspetto sostanzialmente negativo messo in luce dall’analisi dell’ufficio di statistica europeo riguarda il settore trasporti: entro il 2020 il 10% della domanda di energia della mobilità europea dovrebbe essere assicurata dalle fonti pulite (sostanzialmente i biocarburanti), ma oggi siamo appena al 5,4%. L’Italia è solo al 5%, mentre l’unico Paese ad aver superato il target è la Svezia, che però partiva da una situazione di partenza già buona.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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