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Laboratorio Italia: al via le start-up per l’energia solare

In laboratorio le celle cigs hanno raggiunto il 20,3% di efficienza. Piccole aziende innovative italiane puntano sul fotovoltaico di seconda generazione e sull'energia termica

Scritto da il 11 ottobre 2010 alle 8:32 | 10 Commenti

Laboratorio Italia: al via le start-up per l’energia solare

Photo: Sferasol


Di recente le celle a film sottile cigs (rame, indio, gallio, diseleniuro) hanno segnato un record in laboratorio: i ricercatori del centro tedesco Zsw hanno raggiunto il 20,3% di efficienza, superando il precedente primato di 19,9% stabilito sedici anni prima dal Nrel, il Dipartimenfto degli Stati Uniti per le energie rinnovabili. Sono tecnologie sperimentali: la superficie è di 0,5 centimetri quadrati e lo spessore è di 4 micron, un cinquantesimo circa rispetto alle celle in silicio. I moduli cigs in vendita sul mercato per adesso raggiungono un’efficienza dell’11% circa. Ma la ricerca sulle tecnologie sul fotovoltaico di seconda generazione e sul solare termico proseguono anche in Italia, alimentate dall’ecosistema di università e di startup.

Il prossimo gennaio debutta ufficialmente Film4sun, uno spinoff del Cnr-Imem di Parma. Punta a una riduzione dei costi di produzione per le celle a film sottile destinate al solare fotovoltaico a concentrazione (cpv): è una tecnologia adatta a impianti piccoli e medi, soprattutto in Sud Europa, per la produzione intensiva di energia. Fino al 70% della spesa durante la fabbricazione deriva dal substrato, il supporto sui cui viene depositato il film sottile. In genere si tratta di un materiale monocristallino, come l’arseniuro di gallio o il germanio. Film4sun vuole dimezzare il costo del substrato utilizzando una tecnologia sviluppata dal Cnr-Imem per produrre nastri superconduttori di alta qualità. Lo spinoff segue un percorso in quattro fasi.
Prima ha presentato il concept del progetto (germanio su substrati poveri), poi ha sperimentato su film policristallino. Adesso sta seguendo il passaggio dal film di alta qualità al monocristallino su dimensioni  fino a due  pollici quadrati. L’ultimo passo sarà un prototipo di quattro pollici per substrati a basso costo. Secondo le previsioni il traguardo sarà tagliato tra un anno e mezzo.

Ma Film4sun ha in cantiere un’altra linea di ricerca scientifica per applicazioni industriali. Con la padovana Xgroup vuole adattare la tecnologia per la deposizione del substrato alla produzione di celle cigs, ancora molto costosa: è un sistema che permetterebbe di ridurre cinque step del processo in uno. Si tratta di un’iniziativa sostenuta all’interno del programma “Industria 2015” del ministero per lo Sviluppo economico. “Il primo prototipo vedrà luce fra tre anni”, osserva Massimo Mazzer, ricercatore del Cnr e cofondatore di Quantasol, azienda inglese leader nel solare fotovoltaico a concentrazione.

A Imola, invece, un laureando in ingegneria elettrotecnica, Michele Natali, ha proposto un progetto di automazione per incrementare l’efficienza degli impianti al silicio a terra. E l’idea è diventata una startup, Biasol. Si tratta di un sistema che gestisce la rotazione dei pannelli durante l’arco della giornata per trovare un angolo di incidenza in grado di  limitare riduzioni di  efficienza, muovendosi su assi di longitudine e latitudine. “Abbiamo progettato il meccanismo e poi abbiamo chiesto ai carpentieri della zona come fabbricarlo”, dice Natali. Biasol sarà operativa da ottobre e collaborerà con due aziende locali.

Al solare termico guarda Sferasol:
il pannello ha una forma sferica e contiene un serbatoio da 150 litri. Raccoglie la luce diretta e diffusa durante la giornata. Secondo l’azienda, incubata presso l’Acceleratore d’impresa del Politecnico di Torino, può soddisfare il fabbisogno di acqua calda per una famiglia di quattro persone: perde al massimo un grado di notte nei mesi invernali. A fondarla sono stati un ingengnere meccanico, Mario Boaglio, e Andrea Acco, laureato in economia e commercio.


Commenti

Ci sono 10 commenti.

  • luciana
    scrive il 16 novembre 2013 alle ore 19:44

    vorrei avere piu' informazione,e' vero che montandolo in giardino e' lontano dall'abitazione per cui vi e' un enorme consumo d' acqua e un abnorme dispersione di calore ,quindi la resa e' molto bassa ,rispetto ai panelli montati sul terrazzzo, grazie

  • Antonio
    scrive il 03 dicembre 2013 alle ore 20:34

    Sono un idraulico e l ho installato recentemente in un giardino con 20 metri di tubo. ho dovuto mettere una pompa ricircolo con timer, ma per il resto va bene, meglio di quelli piani poi occupa meno spazio e anche e piu bello

  • riccardo
    scrive il 14 dicembre 2013 alle ore 20:46

    costa un sacco di soldi!!!!!!!,20 metri significa che vi e' un enorme dispersione di calore ,in piu' prima che arrivi un po' d'acqua calda si devono consumare a vuoto una ventina di litri d'acqua, come si fa a valutare che rende meglio dei pannelli piani? una cosa puo' essere anche bella ,ma se non rende?????

  • luigi
    scrive il 15 dicembre 2013 alle ore 20:37

    "può soddisfare il fabbisogno di acqua calda per una famiglia di quattro persone: perde al massimo un grado di notte nei mesi invernali", ma se nei mesi invernali specialmente a nord non c'e' mai sole?, come fa a perdere un grado se l'acqua non si riscalda, e come fa a soddisfare il bisogno di una famiglia di quattro persone se l'acqua e' fredda ?ma..................................

  • nicola fernando
    scrive il 09 gennaio 2014 alle ore 17:32

    Fantastico, funziona benissimo, sto risparmiando un sacco di soldi ed è anche bello da vedere. In più non ho fatto nessun lavoro in casa, ma una semplice traccia nel terreno. Ci sono in giro degli ignoranti che non conoscendolo ne parlano male ma secondo me sono solo dei perditempo

  • filippo
    scrive il 02 febbraio 2014 alle ore 14:50

    Probabilmente il commento precedente e' stato fatto da chi produce e commercializza l'apparecchio,e' proprio sicuro!!!!!!Per me che l'ho fatto montare e sto in causa con la ditta E' UN GROSSO BLUFF.!!!!!STATE ATTENTI .!!!!DIFFIDATE!!!!! UN COMUNE SCALDABAGNI ELETTRICO RENDE MOLTO DI PIU'''

  • raffaele
    scrive il 05 febbraio 2014 alle ore 17:52

    Ma come fa a dire che sta risparmiando un sacco di soldi,se sono quattro mesi che al nord e al sud non vediamo un po' di sole?Ma a chi la vuoi raccontare?ma vedi un po'...........

  • gabriele
    scrive il 23 febbraio 2014 alle ore 17:18

    Sto a Caserta,l'ho montato, non sto avendo grossi benefici,perche' la ditta ha sbagliato a montarlo :lontano da casa, tubi non coibentati, zona non molto assolata. Su mie proteste, sono letteralmente scomparsi.Mi sono rivolto ai produttori: mi hanno completamente ignorato..Speriamo che si rifanno vivi.............nel frattempo l'acqua e' sempre fredda!!!!!!

  • mario
    scrive il 30 aprile 2014 alle ore 16:17

    NON E' UNA SFERA ,E' UN GROSSO BIDONE!!!!!!

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L'autore

Luca Dello Iacovo

Giornalista freelance, collabora con "Nòva-Il Sole 24 Ore". Segue l'evoluzione del mondo di internet e le frontiere della sostenibilità.


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