La tensione resta alta sul decreto rinnovabili
Resta molto alta la tensione sul riordino degli incentivi alle energie rinnovabili, tra le associazioni che annunciano una mobilitazione permanente e la minaccia di una crisi per il Governo.
Photo: USDAGov
Resta molto alta la tensione sul riordino degli incentivi alle energie rinnovabili, tra le associazioni che annunciano una mobilitazione permanente e la minaccia di una crisi per il Governo.
Le richieste delle associazioni
Questa mattina i rappresentanti del settore (Anev, Aper, AssoEnergie Future, Assosolare, Gifi/Anie, Ises Italia) si sono incontri al teatro Quirino di Roma e hanno stilato una serie di proposte per riformare il D.Lgs. sulle rinnovabili che ha suscitato il panico nel mercato, con la previsione di chiusure in massa delle attività e perdita di circa 100mila posti di lavoro.
Le associazioni chiedono in primis di evitare misure con effetto retroattivo, che sarebbero in contrasto con il principio cardine di certezza del diritto. Quindi di salvaguardare l’incentivazione per gli impianti in costruzione o comunque autorizzati. Infine di redigere un piano di sostegno al settore da qui fino al 2020, evitando continui cambi di rotta, e di velocizzare la burocrazia che frena sensibilmente lo sviluppo del mercato.
Governo a rischio?
Più che la voce del mercato, a incidere sulla posizione del Governo – che a maggio dovrà approvare il riordino generale del settore – potrebbe però essere il rischio di sfiducia paventato da Gaetano Miccicchè di Forza Sud. Intervistato dal programma televisivo “Le Iene”, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha detto chiaramente che, senza un adeguato sostegno al settore, l’esecutivo è destinato a cadere. Una posizione che si spiega soprattutto con la maggiore concentrazione nelle regioni meridionali degli investimenti nelle rinnovabili.
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L'autore
Pierluigi Fanghella
Editore. La passione per le tematiche legate alla sostenibilità ambientale l’ha spinto a progettare una rivista: Tekneco. Lo studio e l’approfondimento di questi temi lo impegnano in prima persona per sensibilizzare alla responsabilità e al rispetto delle risorse comuni. Un impegno che costruisce, giorno dopo giorno, grazie all’informazione.
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