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I consumi dei trasporti sono legati soprattutto alle comuni automobili
La Iea evidenzia come soltanto una percentuale minima sia correlata alla domanda di navi, aerei e treni
Quando si parla di energia, le persone comuni pensano soprattutto all’energia elettrica, perché è probabilmente quella più visibile e a portata di mano. Ma i consumi di elettricità rappresentano soltanto una parte minoritaria del fabbisogno energetico di uno stato moderno. Un’altra importante fetta di domanda è rappresentata dai consumi termici (per il riscaldamento e condizionamento), mentre un’altra parte – ancora più trascurata – è dipendente dai trasporti, cioè ai carburanti necessari per fare viaggiare auto, aerei, navi ecc. La Iea, nel suo classico Energy Snapshot of the Week, ha fatto il punto su questa fetta di fabbisogno: innanzitutto l’Agenzia dell’energia chiarisce come ai trasporti siano legati circa il 30% dei consumi energetici complessivi dell’Ocse, ossia i Paesi occidentali.
Il dato più interessante è che ben il 90% del fabbisogno dei trasporti è consumato su strada. Tutto sommato briciole riguardano gli altri mezzi: gli aerei assorbono un 6%, le ferrovie e le navi un 2% a testa. Impressionante, inoltre, è che quasi i due terzi dei consumi del trasporto su strada (per la precisione il 64%), sono legati alle automobili con passeggeri. Una fetta importante (33%) è legata al trasporto su mezzi pesanti, mentre minime sono le incidenze di bus (2%) e motocicli (1%).
Insomma, l’indicazione che arriva dallo studio della Iea è che se si vuole intervenire sul consumo dei trasporti bisogna innanzitutto guardare alle comuni automobili. Qualcosa, a livello europeo, è stato già fatto con l’introduzione di standard progressivi per le nuove vetture, che già oggi sono decisamente più performanti in termini di emissioni ed efficienza rispetto a qualche decennio fa. I progressi futuri sono legati alla diffusione dei biocarburanti e soprattutto, all’affermarsi delle auto elettriche. Il consumo di elettricità in luogo dei combustibili fossili, hanno messo in luce numerosi studi, avrebbe infatti impatti molto positivi dal punto di vista delle emissioni e dell’efficienza.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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