Energy Security Trust
Cartolarizzare le rinnovabili, idea verde di Obama
Per rilanciare solare, eolico & C. il presidente Usa ha intenzione di “impacchettare” i contratti per l'energia rinnovabile in titoli da vendere
Photo: jamesomalley
Ce la farà Barack Obama a sostenere lo sviluppo delle rinnovabili negli Stati Uniti? La domanda è lecita in un Paese, quello appunto degli States, che ha superato l’Arabia Saudita divenendo il maggior produttore al mondo di combustibili grazie al boom della produzione di scisti bituminosi.
Non solo: gli Stati Uniti produrranno in ottobre più petrolio di quanto non abbiano bisogno di importare. A prevederlo è l’Eia (Energy Information Administration), braccio statistico del Dipartimento per l’energia, secondo cui gli Usa avranno importazioni nette di greggio più basse della produzione nazionale: 7,2 contro 7,5 milioni di barili al giorno.
Eppure il Doe, il Dipartimento nazionale dell’energia, ritiene che il mix energetico del futuro non dovrebbe coinvolgere il petrolio, e che, entro il 2050 il combustibile fossile potrebbe addirittura scomparire dal settore dei trasporti con una conseguente riduzione dell’80% dei “gas serra”.
Ma tra il disegno di Obama, il boom del petrolio e le rosee previsioni del Doe c’è di mezzo l’ostracismo dei repubblicani e di alcuni membri Democratici del Senato che rappresentano quegli Stati dipendenti dalla produzione di combustibili fossili, scrive l’Huffington Post.
Di certo c’è che il presidente statunitense sta facendo sul serio, portando avanti un progetto, denominato Energy Security Trust, che ha come oggetto la creazione di un fondo di 2 miliardi di dollari, che arriverebbero dalle entrate per i diritti di trivellazione su proprietà pubbliche nel corso del prossimo decennio, per finanziare le ricerche sulle tecnologie di mobilità verde, che comprende i biocombustibili, le batterie per veicoli elettrici e le celle a combustibile a idrogeno.
Non solo. Per fornire nuovi stimoli al settore delle rinnovabili, rendendo più economica la possibilità di finanziarne la ricerca, l’intenzione di Obama è quella di “cartolarizzare le rinnovabili“. Più precisamente si pensa di trasformare i contratti per l’energia rinnovabile in titoli da vendere a fondi pensione e altri investitori, che riceveranno ritorni finanziati dai pagamenti effettuati da chi usa l’energia dove sono installati impianti solari, eolici e altre fonti “verdi”.
L’ipotesi di cartolarizzare le rinnovabili viene giudicata una struttura di finanziamento perseguibile. Particolarmente interessati sono i dipartimenti della Difesa e dell’Energia, che stanno valutando l’idea e assumendo misure in questo senso, inclusa la standardizzazione dei termini dei contratti per l’acquisto di energia. Per le forze armate americane la cartolarizzazione, potenzialmente, amplia la capacità di raccogliere fondi e realizzare più progetti in modo più rapido.
Condividi
Tag
L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...