Mobilità sostenibile
Auto elettriche, in Europa non è ancora boom
Le auto elettriche valgono meno dell'1% delle auto immatricolate in Europa nel 2014
Le auto elettriche avanzano ma non sfondano nel Vecchio Continente. Dopo che negli scorsi anni le vetture a batteria erano state acclamate nei diversi saloni internazionali dell’auto come una delle novità più autentiche, in grado di raggiungere livelli importanti già nel giro di poco tempo, la realtà è che per il momento non si intravedono numeri che permettano di parlare di vero e proprio boom, considerato che si partiva anche da numeri bassissimi.
Secondo i dati ACEA (European Automobile Manufacturers Association), rilanciati dal blog di Assoelettrica, in Europa nel 2014 sono state immatricolate 75.331 automobili elettriche ossia pure, auto elettriche dotate di range extender ed auto ibride plug-in con un aumento del 36,6% delle immatricolazioni rispetto al 2013. Resta perciò fuori la categoria delle ibride non ricaricabili, che continuano a essere piuttosto vendute. Tanto per dare un’idea di quanto il mercato delle auto elettriche resti assolutamente marginale, occorre contare che nel Vecchio Continente sono state immatricolate oltre 13 milioni di auto.
Dunque, attualmente meno di un auto su 100% funziona a batteria. Non solo: complessivamente il mercato degli EV (electric vehicle) appare totalmente dipendente dall’esistenza o meno di incentivi statali, un po’ come capitato alle rinnovabili all’inizio del loro percorso di maturazione. Ad esempio, In Francia il mercato dei veicoli elettrici è cresciuto del 30% nell’ultimo anno, poiché nel 2014 erano in vigore generosi incentivi (fino a 6.300 euro in caso di auto elettriche pure). Il Regno Unito ha raggiunto il record europeo di vendite con oltre 15 mila unità, addirittura +300% anno su anno, grazie a incentivi fino a 5000 sterline oltre a diverse esenzioni fiscali. Al contrario in Olanda,paese che aveva fatto segnare un record assoluto nel 2013, si è invece un notevole calo delle immatricolazioni da 22.500 a 13 mila, a causa dell’eliminazione di generosissimi incentivi per i veicoli ibridi plug-in (PHEV).
L’Italia, in particolare, si conferma un Paese dove l’auto elettrica non riesce a sfondare: sono appena stati 1174 i veicoli immatricolati, a causa del rapidissimo esaurimento degli incentivi varati lo scorso maggio. L’esempio da seguire è probabilmente la Norvegia, dove le auto elettriche sono arrivate a rappresentare ben il 14% del mercato (in un Paese ricco di petrolio!), non tanto per la presenza di incentivi diretti ma per la presenza di una tassazione punitiva che grava sull’acquisto di auto convenzionali.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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