Porotherm BIO PLAN ETICS e le nuove sfide dei progettisti
Wienerberger lancia un nuovo sistema in laterizio in grado di garantire risultati certi per edifici in classe A
Dal recepimento in Italia, con il D.Lgs. 192/2005, della direttiva europea sul risparmio energetico in edilizia n. 2002/91/CE, la filiera nazionale dell’edilizia ha fatto grandi passi avanti sia in termini di progettazione che di realizzazione di edifici energeticamente efficienti e in grado di garantire il massimo comfort abitativo.
Ulteriori sforzi per il raggiungimento di risultati ancor più ambiziosi vengono però imposti dal recepimento, con il D.Lgs 63/2013, della Direttiva Europea 31/2010/UE (Energy Performance Building Directive), emanata per consentire il raggiungimento dei livelli di consumo e risparmio definiti nella strategia europea 20-20-20: – 20% consumi energetici, -20% emissioni di CO2, + 20% utilizzo di energie rinnovabili.
Considerato che il patrimonio immobiliare europeo e italiano è la principale causa degli elevati consumi di energia, necessaria per riscaldare e raffrescare gli edifici, la nuova direttiva si pone come principale obiettivo quello della trasformazione, entro il 2020, dell’intero comparto edilizio in “Edificio ad Energia Quasi Zero” (Near Zero Energy Building, NZEB – il cui consumo energetico quasi nullo verrà coperto con fonti di energia rinnovabile).
Nella prima fase la Direttiva prevede che, a partire dal 2013, i Paesi membri elaborino e attuino un piano di efficientamento di tutti gli “edifici riscaldati e/o raffrescati posseduti ed occupati dal loro Governo centrale” con superficie coperta utile superiore ai 500 m2, che ne permetta la riqualificazione energetica a un tasso minimo annuo del 3% della superficie coperta utile, a cominciare dagli immobili dai consumi più elevati. Dal 9 luglio 2015 la misura colpirà anche gli edifici con superficie coperta utile di 250 m2. Gli edifici pubblici di nuova costruzione, inoltre, dovranno essere a energia quasi zero a partire dal 31 dicembre 2018, quindi due anni prima rispetto agli edifici residenziali.
Pochissimi anni, quindi, per portare a compimento un cambiamento e un processo di formazione e pratica che coinvolgerà tutta la filiera dell’edilizia. Un tempo troppo breve, considerato che l’edilizia è il settore industriale maggiormente avvezzo ad operare a lungo con materiali e tecniche che si possono considerare tradizionali e molto spesso superati.
Una sfida molto grande anche per i progettisti i quali, oltre a dovere acquisire ancora più dimestichezza con sistemi di progettazione e modellazione integrati e nuovi, come il BIM (Building Information Modelling), che tengono conto dell’intero ciclo di vita dell’opera costruita, dovranno ancor più di oggi integrarsi e garantire che in fase di scelta dei materiali ed esecutiva non vengano selezionate alternative che possano compromettere gli obiettivi di efficienza garantiti dal progetto.
In quest’ottica i produttori di sistemi per le costruzioni dovranno pensare a soluzioni semplici e veloci da usare, che riducano o eliminino l’esigenza di interventi manuali correttivi in cantiere, affidati a manodopera non sempre perfettamente qualificata, e che garantiscano eccellenti prestazioni per tutto il ciclo di vita dell’opera costruita.
Dall’attenta analisi di queste evoluzioni nasce il sistema Porotherm BIO PLAN ETICS di Wienerberger, un laterizio portante rettificato ad incastro, biocompatibile, prodotto con impasti di argille naturali, in grado di assicurare un miglioramento delle prestazioni rispetto all’impiego di soluzioni tradizionali e risultati garantiti e certificati per edifici certificati LEED e in Classe A.
Il sistema, grazie alla sua ottima planarità e ad uno schema di foratura adatto all’applicazione di tasselli e alla realizzazione non invasiva di tracce, rappresenta il supporto ideale per tutti i casi in cui sia prevista l’installazione di un Sistema di Isolamento Termico a Cappotto. Grazie alla velocità e semplicità di posa, data anche dal sistema ad incastro, Porotherm BIO PLAN ETICS garantisce, oltre ad una esecuzione a regola d’arte, un notevole risparmio di tempo e denaro.
“L’ascolto attento delle esigenze dei progettisti e degli altri attori della filiera delle costruzioni è per noi una delle principali fonti di stimoli per lo sviluppo di nuove soluzioni. Con Porotherm BIO PLAN ETICS abbiamo voluto sviluppare un sistema che tranquillizzi il progettista nel passaggio dalla fase progettuale di un edifico con Sistema a Cappotto a quella esecutiva di cantiere. Con Porotherm BIO PLAN ETICS il progettista non dovrà più preoccuparsi degli errori esecutivi del supporto, che caratterizzano i sistemi tradizionali” afferma l’Ing. Dario Mantovanelli, Responsabile Marketing di Wienerberger.
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