Sant’Agostino green: l’ex ospedale di Modena verrà riqualificato

L’edificio storico dell’ex ospedale di Modena rappresenta un patrimonio storico distintivo del territorio modenese che ha disegnato la storia e la cultura della città, un patrimonio da salvare e recuperare affinché torni ad essere rivissuto per soddisfare le esigenze attuali. Si tratta di un progetto di recupero di una superficie lorda di oltre 20.000 mq. L’obiettivo è la conservazione, il restauro e la trasformazione secondo parametri internazionali di sostenibilità ambientale degli edifici di una parte importante del centro storico di Modena che potrà così essere finalmente restituita alla città. L’intervento garantirà l’adeguamento tecnico e normativo, il consolidamento statico, il recupero delle aree esterne e la realizzazione di un complesso che prevede il Polo Bibliotecario, il Polo espositivo, il Centro per la Fotografia e l’Immagine, il Centro linguistico e per l’Internazionalizzazione, oltre ad attività commerciali, spazi all’aperto e locali adibiti a foresteria. “È estremamente importante lavorare con un protocollo di questo genere perché risponde a un’esigenza prioritaria della fondazioni bancarie che è quella di essere trasparenti e di rendicontare il proprio operato da un punto di vista tecnico e sociale. Questa adesione ha un duplice significato, da un parte vogliamo fare di questo edificio un esempio dal punto vista della qualità tecnica e progettuale e dall’altra vogliamo essere un caso di rilievo anche per la capacità di costruire una relazione trasparente tra questo edificio, il processo di lavoro, il suo ruolo finale e la comunità locale” dichiara Luigi Benedetti direttore della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che, nell’intervento di presentazione di lunedì 9 giugno, ha più volte sottolineato l’importante ruolo svolto dai protocolli di certificazione per una rendicontazione trasparente delle azioni delle Fondazioni Bancarie come delle Pubbliche Amministrazioni.

GBC Historic Building, il protocollo per la riqualificazione degli edifici storici si pone come strumento innovativo che trova fondamento nel confronto e nell’unione di due diverse culture: i criteri dello standard LEED®, il rating system per la valutazione del livello di sostenibilità ambientale degli edifici più diffuso al mondo, e il vasto patrimonio di conoscenze proprie del mondo del restauro, rispetto al quale l’Italia ricopre ruoli di eccellenza nel panorama internazionale. GBC Historic Building infatti ha assunto come base di partenza la famiglia di protocolli LEED®, con l’aggiunta di una nuova area tematica, denominata “Valenza Storica”, che si affianca alle aree già esistenti della famiglia LEED®.

“Il protocollo GBC HB è il risultato eccellente del lavoro svolto della community che si riconosce nella nostra Associazione”, sostiene Marco Mari, vicepresidente di GBC Italia, “coniuga la grande esperienza italiana del restauro e della conservazione dei beni architettonici con la cultura internazionale della sostenibilità e rappresenta una eccellenza mondiale. Siamo felici che committenze illuminate, come la Fondazione CaRiMO, scelgano questa metrica e contribuiscano così alla diffusione della cultura e della sostenibilità italiana nel mondo.”