L’Ecobonus vale 28,5 miliardi di investimenti l’anno
Uno studio presentato alla Camera ha fatto il punto sui vantaggi dell'Ecobonus. Che dovrebbe essere rinnovato
In questi ultimi mesi il Governo, per bocca di suoi diversi esponenti, ha promesso in più di un’occasione il rinnovo dell’Ecobonus, ossia gli sgravi fiscali per le ristrutturazioni e le riqualificazioni edilizie. Che, come ha messo in luce un’analisi del Cresme presentata nei giorni scorsi in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, ha prodotto risultati estremamente importanti. Per l’edilizia, in particolare, che dall’inizio della crisi ha perso migliaia di imprese e oltre 500 mila addetti, il credito di imposta per ristrutturazioni e risparmio energetico ha rappresentato una straordinaria misura anticiclica: nel 2014 ha prodotto 28,5 miliardi di investimenti e 425mila posti di lavoro fra diretti e indotto.
Gli stessi incentivi dal 2008 al 2015 hanno interessato oltre 12.5 milioni di interventi e milioni di famiglie. Con vantaggi sia per le famiglie che per le casse dello Stato. Basti pensare che nel settore domestico gli interventi di riqualificazione possono incidere nella bolletta energetica per 1.500-2.000 euro l’anno. Nel solo settore scolastico gli attuali di energia valgono 1.300 milioni l’anno, ma con adeguati investimenti in efficienza energetica questa cifra potrebbe essere ridotta di almeno un terzo.
«C’è consenso in Parlamento sulla necessità di confermare ed allargare questa misura ad altri soggetti: edilizia sociale, condomini, imprese. E di ampliarla anche ad altri campi, quali il consolidamento antisismico e la bonifica dell’amianto. Su questo più volte ha confermato il proprio consenso e impegno il ministro delle Infrastrutture Delrio. La Legge di Stabilità è la sede adeguata per queste scelte – ha affermato Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente – . Oltre che per rilanciare la nostra economia investendo su un’edilizia di qualità che non consumi nuovo territorio ma punti su innovazione, sicurezza e bellezza, è anche una strada per affrontare i problemi posti dai mutamenti climatici in atto, considerando che circa un terzo dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 si devono agli edifici. Estendere e confermare l’ecobonus significa ridurre i consumi energetici, l’inquinamento e le bollette».
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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