Klimahouse Toscana, in mostra l’edilizia che convince

Klimahouse Toscana è stata l’occasione di mostrare quanto di più innovativo e interessante ci sia nel panorama dell’edilizia. O meglio, di quel comparto dell’edilizia che guarda in direzione dell’efficienza energetica e dell’attenzione all’ambiente, della possibilità di costruire e ristrutturare ottenendo risultati in termini di risparmio energetico e di comfort abitativo.

Esempi? Tanti, a partire da aziende che puntano a costruire con materiali naturali come Equilibrium, che ha presentato in fiera il muro di canapa e calce, un prodotto altamente performante a livello termico, sia estivo che invernale, realizzato con materiali naturali, bioecompatibili e riutilizzabili.

Oppure un “colosso” nella costruzione di case in legno quale Rubner, che da sempre costruisce in modo attento alle necessità del cliente e dell’ambiente circostante, utilizzando materiali quanto mai naturali quale legno e sughero sia una strada. Una filosofia aziendale premiante, a giudicare dal successo crescente dell’azienda che nell’anno in corso registra 400 case da consegnare e un aumento del fatturato 2013 sul 2012 del 10%.

C’è chi poi adotta come soluzione strategica l’utilizzo di materiali di riciclo per le proprie soluzioni edili. Stiamo parlando di KME, l’unico produttore al mondo in grado di offrire semilavorati in rame per l’architettura esclusivamente realizzati a partire da materiale riciclato al 100%. In fiera le sue soluzioni erano visibili allo stand ALPEWA, azienda di Bolzano, che realizza sistemi per coperture e facciate metalliche e tratta materiali per rivestire edifici.

Innovare, proponendo soluzioni in grado di offrire prestazioni e comfort alle abitazioni, premia. Lo sa bene anche Sto Italia, che si era aggiudicata lo scorso gennaio il Klimahouse Trend con Sto Ventec: un sistema di facciata ventilata e intonacata a superficie continua. A Firenze ha presentato soluzioni in grado non solo di isolare dal freddo invernale ma per assicurare il giusto raffrescamento estivo.

Ma non sono solo le aziende che promuovono queste idee di edilizia sostenibile: ci sono professionisti che lavorano perché quanto costruito rispetti certe caratteristiche funzionali ma che sia in grado di “dialogare” con l’ambiente circostante, che possa garantire comfort abitativo al cliente finale, ossia a chi la casa l’abita. Offrire, in poche parole, sostenibilità: la pensano così gli architetti, ma anche i geometri, i periti industriali edili e gli amministratori di condominio.

E per formare e informare è importante fare affidamento su scuole che sappiano fornire contenuti validi, come sottolinea Formedil Toscana, ente regionale di coordinamento delle scuole edili, dieci nella regione, che si occupa di formazione professionale anche sui temi della bioedilizia, delle nuove tecnologie e dell’edilizia sostenibile, come ha raccontato ai microfoni di Tekneco Valentina Baldacci, responsabile della Scuola edile di Pisa. Un ente per la formazione professionale in grado di offrire linee guida non solo di carattere didattico ma anche economico, utili per accedere ai finanziamenti esterni.

Tutti le interviste e i contributi video realizzati a Firenze, Stazione Leopolda, sono disponibili on demand nel canale Youtube di Tekneco, sezione “Klimahouse Toscana 2014″.