riqualificazione edilizia
Il restauro di Palazzo Rao a Miggiano (Le)
Intervento mirato al recupero di un edificio storico nel quale antico e moderno riescono a convivere aumentandone la bellezza
Palazzo Rao edificio di epoca seicentesca, già dimora di un noto farmacista di fine ‘800 è stato di recente ristrutturato ad opera dell’architetto Luca Fiocca, il quale è riuscito a far convivere antico e moderno in un perfetto mix che pur esaltando la vena artistica del progettista ha saputo in ogni caso preservare la fisionomia e la storia del manufatto.
L’intervento come detto, ha dovuto tener conto della difficoltà di dover intervenire su un manufatto così importante e ricco di storia. Infatti trattandosi di un tipico esempio di casa mediterranea con la sua corte interna ed il bianco delle sue facciate, si è deciso di intervenire sugli interni con delle soluzioni moderne, mediante l’utilizzo di mosaici, elementi di arredo ad hoc e la posa del parquet in rovere sbiancato spazzolato e bianco ulivo pur preservando strutture ed ambienti esistenti; esternamente invece si è proceduto conservando i caratteri tipici dei luoghi quali le colorazioni presenti in facciata e la copertura del tetto ad imbrici, caratteristiche tegole salentine.
Rilevante il recupero delle volte interne, le quali sono state rese “faccia a vista” da una ditta specializzata del luogo, la quale dopo aver stonacato l’intera superficie ha stuccato le fughe con un impasto ricavato dalla polvere di marmo reperita nella stessa cava in cui erano stati estratti i conci delle volte; ultimo passaggio di questo recupero è stata la stesura di un materiale sintetico consolidante in modo da evitare la caduta di piccole particelle di pietra.
Non sono stati tralasciati gli interventi volti al risparmio energetico: l’impianto di riscaldamento è stato rifatto in modo da soddisfare gli attuali standards normativi mentre particolare attenzione è stata posta alla scelta degli infissi che oltre a garantire performance termiche ed acustiche ottimali, hanno dovuto integrarsi nel contesto esistente.
Ma l’intervento più innovativo, per l’aspetto dell’edificio, è rappresentato dai due terrazzi- giardino ricavati sul solaio del primo livello e su quello del secondo: entrambi realizzati con la posa in opera di acciottolato bianco di carrara posato su moduli geodrein , si differenziano perché nel primo è stato realizzato un “giardino desertico” dedicato alle piante grasse, mentre il secondo è una vera e propria area relax in cui trova posto una piccola spa di poco sopraelevata rispetto al livello dell’acciottolato e rifinita con un pavimento in tek da esterni molto elegante.
In ultima analisi quindi, si è riusciti a inserire un elemento, il terrazzo-giardino, avulso da un manufatto architettonico di tale storia senza snaturarlo, anzi integrandolo a esso come se averne uno in una casa mediterranea sia la cosa più naturale del mondo… ma forse lo è?
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