Legge di stabilità
Efficienza energetica in edilizia, la spinta degli ecobonus
La Legge di Stabilità ha confermato le detrazioni per le riqualificazioni energetiche e non solo, raccogliendo il plauso di varie associazioni
Photo: Geograph.org.uk
Detrazione Irpef del 50% dell’Iva sull’acquisto di abitazioni di classe energetica A o B effettuato entro il 2016; credito d’imposta per la riqualificazione degli alberghi anche nel caso in cui la ristrutturazione edilizia comporti un aumento della cubatura complessiva; e soprattutto proroga al 31 dicembre 2016 delle detrazioni Irpef per interventi di riqualificazione energetica (estese anche agli IACP) e per le ristrutturazioni degli edifici. La Legge di Stabilità 2016 da poco approvata alla Camera (ora manca l’ok del Senato) contiene diverse disposizioni incentivanti nel campo dell’edilizia, soprattutto in termini di rigenerazione di quanto già c’è; spazio, quindi, agli ecobonus citati, con alcune novità: per esempio, tra le misure presenti nel disposto legislativo c’è anche la possibilità per i soggetti che si trovano nella no tax area (pensionati, dipendenti e autonomi) di cedere la detrazione fiscale loro spettante per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali ai fornitori che hanno effettuato i lavori.
Inoltre si presta attenzione all’ottimizzazione della gestione energetica. Lo conferma anche la detrazione del 65% per interventi di efficienza energetica per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e/o produzione di acqua calda e/o climatizzazione delle unità abitative.
ANCE: tornano gli investimenti
Tra i commenti positivi sul disposto normativo spicca quello dell’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) che proprio ieri, in occasione della presentazione dei dati dell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni, ha toccato l’argomento. In termini di impatto che la Legge di Stabilità 2016 avrà, l’Associazione segnala l’aumento dell’1,5% degli investimenti in recupero abitativo su base annua grazie alla proroga, fino a dicembre 2016, del potenziamento delle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie de efficientamento energetico. Inoltre prevede che gli investimenti in opere pubbliche nel 2016 aumenteranno di circa 2 miliardi di euro, pari a una crescita in termini reali del 6% rispetto al 2015.
La detrazione Irpef del 50% dell’Iva per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A e B «potrà generare una accelerazione degli interventi in corso di realizzazione e dare un significativo impulso al mercato immobiliare» segnala sempre l’Associazione, che stima per gli investimenti in nuove abitazioni una riduzione nel 2016 del 3,5% in termini reali: rallentamento significativo rispetto agli anni precedenti (-6% nel 2015, -13,9% nel 2014).
Dulcis in fundo, l’ANCE segnala il ritorno nel 2016 del “segno più” per gli investimenti complessivi in costruzioni che aumenteranno dell’1% in termini reali, interrompendo così il trend negativo in atto dal 2008.
Architetti e Legambiente soddisfatti
Pareri positivi si levano anche dal Consiglio nazionale architetti (CNAPPC) e da Legambiente, che hanno espresso in una nota la loro soddisfazione per l’approvazione da parte della Camera dell’emendamento che rende possibile l’accesso all’ecobonus per la riqualificazione energetica dei condomini – nato da una comune proposta al Ministro Delrio e al Parlamento – superando i problemi di accesso da parte delle famiglie. L’intervento va infatti nella direzione di rilancio del settore edilizio e degli obiettivi previsti dall’accordo trovato a Parigi nella COP21 su energia e cambiamenti climatici.
Edoardo Zanchini vicepresidente nazionale Legambiente, ha parlato espressamente di una «buona notizia» l’approvazione dell’emendamento «perché affronta la vera priorità per il rilancio dell’edilizia in Italia, che è la rigenerazione del patrimonio edilizio e in particolare di quello condominiale, che riguarda oltre 20 milioni di cittadini e dove fino ad oggi è stato quasi impossibile intervenire per aiutare le famiglie a risparmiare sulle bollette, aumentando la sicurezza e la vivibilità degli edifici. Ora serve continuare in questa direzione con la stabilizzazione degli incentivi e la semplificazione di tutti gli interventi che permettono di riqualificare l’edilizia italiana».
Consiglio Nazionale degli Architetti e Legambiente hanno espresso soddisfazione anche per il programma straordinario di riqualificazione urbana e delle periferie, varato in Stabilità con 500 milioni, per la rigenerazione urbana e degli edifici che – si augurano – «sia solo l’incipit di un processo a lungo termine, capace di integrare progetti e risorse che eviti, come invece è stato nel passato, finanziamenti a pioggia e progetti senza attenzione alla qualità degli interventi».
ANIE Confindustria: spinta alla domotica
Anche la Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche plaude alla Legge di Stabilità e, in particolare, all’inclusione nel testo di un emendamento che ha portato all’introduzione tra gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici quelli di messa in opera di sistemi domotici e di building automation. La Finanziaria ha esteso, infatti, ai sistemi di automazione e controllo la detrazione fiscale Irpef al 65%, laddove tale intervento veniva ricompreso finora solo nel bonus ristrutturazioni, detraibile quindi solo al 50%.
«Si tratta di un passo importante verso l’adozione di sistemi di efficientamento energetico negli edifici – commenta Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria, – un settore importantissimo nel nostro Paese, se pensiamo che il 40% del consumo totale di energia e il 36% delle emissioni di gas serra sono imputabili proprio ai building». Lo stesso Gemme segnala che i sistemi domotici garantiscono un risparmio energetico significativo: per i sistemi di riscaldamento-raffrescamento si va da un risparmio minimo del 9% fino a un massimo del 26%, mentre per quanto riguarda l’energia elettrica si passa da un risparmio minimo del 7% a un massimo del 20%. «Ugualmente apprezziamo l’intervento sui piccoli impianti di energia rinnovabile integrati nell’edificio, che contribuiscono a coprire i fabbisogni energetici e dunque a ridurre le emissioni climalternati», conclude il presidente ANIE.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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