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Congresso Klimahouse: Il futuro delle metropoli | Tekneco

Bolzano 24-27 gennaio 2013

Congresso Klimahouse: Il futuro delle metropoli

Il progetto IBA Hamburg tra i temi del congresso internazione di Klimahouse 2013, il 25 gennaio prossimo. Se ne parlerà con l’Arch. Siimona Weisleder

Scritto da il 27 novembre 2012 alle 8:30 | 0 commenti

Congresso Klimahouse: Il futuro delle metropoli

La Germania si è posta come obiettivo quello di ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2020 rispetto al 1990. La città di Amburgo è la seconda città della Germania per popolazione (circa 1.770.000 abitanti, 4.300.000 nella regione metropolitana) e il secondo porto dell’Unione Europea per volume di traffico.

Nonostante queste caratteristiche che rendono particolarmente complessa una gestione del territorio ispirata alla sostenibilità e alla vivibilità urbana, negli ultimi anni le misure adottate hanno condotto ad una riduzione del livello di emissioni atmosferiche inquinanti e ad un miglioramento del servizio di trasporto pubblico e della mobilità urbana sostenibile.

Tutto ciò, unito ad iniziative mirate all’efficienza energetica, alla tutela ambientale e climatica e in generale ad un’attività efficace di pianificazione urbana ha permesso alla città di Amburgo di ricevere il premio European Green Capital 2011 della Commissione Europea. Amburgo ha infatti definito alcuni obiettivi per la tutela climatica, ovvero un -40% di riduzione di CO2 entro il 2020 e un -80% entro il 2050.

Mentre si continua a parlare della trasformazione dei vecchi docks, ora noti come HafenCity, un nuovo grande progetto sta per cambiare ulteriormente i connotati della città-stato anseatica, l’Internationale Bauasstellung Hamburg 2013 (tradotto: Mostra Internazionale del costruito). L’Iba di Amburgo diretta da Uli Hellweg (che nel curriculum vanta anche il coordinamento dei progetti pilota dell’Iba di Berlino del 1987) sfodera una lista di oltre 50 progetti aggiudicati a studi di architettura affiancati da imprese e sponsor con un processo, tra la joint venture e il progetto-concorso, che le ha assicurato di portare a termine le opere con il limitato budget messo a disposizione dall’amministrazione locale.

Un processo virtuoso che mette l’Iba di Amburgo al riparo dalla grave crisi economica che sta invece colpendo la Municipalità, generando posti di lavoro e crescita per l’artigianato e l’industria. Due i temi principali che s’intrecciano in quest’Iba che si sviluppa a Wilhelmsburg, l’isola sull’Elba a pochi chilometri dal centro storico: il cambiamento climatico e l’integrazione multietnica.

L’IBA di Amburgo, in particolare, affronta i temi più urgenti della contemporaneità:

  • La città nell’epoca dei cambiamenti climatici e il suo sviluppo in armonia con l’ambiente.
  • La “cosmopoli”: una città come luogo di incontro di diverse culture.
  • Le “metrozone”: nuove città all’interno della città esistente, per costruire un futuro alle zone di confine e passaggio tra città e campagna, tra città e grandi infrastrutture, tra città storica e zone industriali dismesse, tra città e terra di nessuno.

Nel caso specifico, le isole sull’Elba costituiscono un “patchwork metropolitano” di città e porto, industria e aree paludose, tagliato da grandi direttrici di traffico ferroviario e automobilistico. Qui l’IBA cerca di ricucire i pezzi e ricostruire parti di città amplificandone il rapporto con la natura o cercando soluzioni ibride che prefigurano nuove idee di abitare sostenibile e comunitario.

L’obiettivo è quello di rendere questo quartiere entro il 2025 autosufficiente energeticamente grazie all’utilizzo di sistemi integrati di energie rinnovabili ed entro il 2050 CO2 neutrale. Questo è possibile attraverso la realizzazione di edifici energeticamente efficienti, il risanamento eccellente, sistemi energetici basati esclusivamente su energie alternative ed estrema efficienza degli impianti.

Questi progetti saranno visitabili nel 2013 e gli organizzatori hanno previsto dei tour guidati all’interno del quartiere e si aspettano circa 70.000 visitatori. Fiera Bolzano ha organizzato la scorsa estate un viaggio di formazione con il personale che si occupa delle fiere legate al “klima” proprio ad Amburgo e, dopo aver visto questo quartiere, ha scelto alcuni degli edifici più significativi perché venissero raccontati durante il congresso di Klimahouse 2013.

Smart Material Houses: edifici intelligenti nel futuro grazie all’utilizzo di materiali intelligenti per la costruzione. IBA Hamburg presenta questi nuovi materiali e tecnolgie intelligenti che permettono agli edifici e alle facciate di reagire dinamicamente ai cambiamenti. Tra questi, figura il BIQ, ovvero il primo edificio al mondo con delle facciate a reattori bio nati da un concetto olistico di energia rigenerativa. Delle microalghe sono coltivate all’interno delle pareti in vetro e sistemate nelle facciate a sud-ovest e sud-est, nelle quali producono biomassa e riscaldano attraverso la fotosintesi e l’energia termica del sole.

Hybrid Houses: differenti soluzioni di illuminazione per abitazioni e ambienti di lavoro, questa è l’idea alla base di questo edificio capace di reagire alle circostanze interne di vita e alle richieste del nostro mondo moderno con la sua architettura ben concepita.

Energy Bunker: Il bunker di Wilhelmsburg è concepito per diventare il simbolo della protezione e salvaguardia del clima. “Renewable Wilhelmsburg”. La struttura, che non è più stata usata dalla seconda guerra mondiale, è equipaggiata con un impianto di riscaldamento a biomassa e teleriscaldamento, un sistema di raccolta acque e un sistema di pannelli solari per generare acqua calda e riscaldamento termale per gli alloggi nel quartiere (Global Neighbourhood).

VELUX Model Home 2020 – LightActive House: con il progetto della casa modello 2020, VELUX ricerca in Europa le migliori prestazioni in efficienza energetica e la più alta qualità abitativa. L’azienda ha scelto l’isola Elba in Germania come location per presentare i suoi prodotti come esempio concreto di tipologia di infissi. Come esempio una casa a schiera degli anni ’50 Kirchdorf è stata risanata energeticamente migliorando la qualità abitativa.

Quartieri a basso consumo di energia in via Haulander: diversi spazi per ambienti di lavoro e format di abitazioni a basso consumo di acqua, dispositivi di acque di scolo, sistemi intelligenti della gestione delle acque piovane e alimentazione al 100% con energie rinnovabili.

 

Info su www.klimahouse.it e www.iba-hamburg.de


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