Klimahouse Puglia 2013
Amburgo: laboratorio tedesco della sostenibilità
Le politiche di sostenibilità e vivibilità urbana della seconda città della Germania per popolazione e secondo porto dell’UE per volume di traffico
A cura di Fiera Bolzano – Klimahouse Puglia
La Germania ha degli obiettivi più ambiziosi rispetto a quelli europei del 20-20-20 e sulla riduzione delle emissioni di CO2 ha fissato l’asticella più in alto: il 40% entro il 2020 rispetto al 1990. Amburgo, la seconda città della Germania per popolazione (circa 1.770.000 abitanti, 4.300.000 nella regione metropolitana) e il secondo porto dell’Unione Europea per volume di traffico e sta diventando il laboratorio tedesco nella lotta ai cambiamenti climatici.
Nonostante la complessità della gestione del territorio, la municipalità ha varato una politica ispirata alla sostenibilità e alla vivibilità urbana. Negli ultimi anni le misure adottate hanno condotto ad una riduzione del livello di emissioni atmosferiche inquinanti e a un miglioramento del servizio di trasporto pubblico e della mobilità urbana sostenibile.
Tutto ciò, unito ad iniziative mirate all’efficienza energetica, alla tutela ambientale e climatica e in generale ad un’attività efficace di pianificazione urbana ha permesso alla città di Amburgo di ricevere il premio European Green Capital 2011 della Commissione Europea. Amburgo, definendo gli obiettivi per la tutela climatica, ovvero un -40% di riduzione di CO2 entro il 2020 e un -80% entro il 2050.
Ora un nuovo grande progetto sta per cambiare ulteriormente la città-stato anseatica, l’Internationale Bauasstellung Hamburg 2013 (la Mostra Internazionale del costruito). L’Iba di Amburgo diretta da Uli Hellweg (che coordinò progetti pilota dell’Iba di Berlino del 1987) ha realizzato una lista di oltre 50 progetti assegnati a studi di architettura affiancati da imprese e sponsor con un processo, tra la joint venture e il progetto-concorso, che le ha assicurato di portare a termine le opere con un budget limitato messo a disposizione dall’amministrazione locale.
Si tratta di processo virtuoso che mette l’Iba di Amburgo al riparo dalla grave crisi economica che sta invece colpendo la Municipalità, generando posti di lavoro e crescita per l’artigianato e l’industria. Due i temi principali dell’operazione, che si sviluppa a Wilhelmsburg, l’isola sull’Elba a pochi chilometri dal centro storico, sono il cambiamento climatico e l’integrazione multietnica.
L’IBA di Amburgo, in particolare, affronta i temi oggi più urgenti:
- la città nell’epoca dei cambiamenti climatici e il suo sviluppo in armonia con l’ambiente;
- la “cosmopoli”: una città come luogo di incontro di diverse culture;
- le “metrozone”: nuove città all’interno della città esistente, per costruire un futuro alle zone di confine e passaggio tra città e campagna, tra città e grandi infrastrutture, tra città storica e zone industriali dismesse, tra città e terra di nessuno.
L’obiettivo è quello di rendere questo quartiere entro il 2025 energeticamente autosufficiente grazie all’utilizzo di sistemi integrati di energie rinnovabili ed entro il 2050 “CO2 neutrale”. Questi progetti saranno visitabili nel 2013 e gli organizzatori hanno previsto dei tour guidati all’interno del quartiere e si aspettano circa 70.000 visitatori. Fiera Bolzano ha organizzato per l’estate 2013 un viaggio di formazione ad Amburgo per toccare con mano il quartiere e alcuni degli edifici più significativi.
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