Mobilità sostenibile
L’Ue studia l’auto ultraleggera a celle solari
Si chiama P-Mob ed è un progetto europeo da quasi tre milioni di euro. Quattro i paesi che collaborano tra cui l’Italia. Già testato il prototipo
Un’auto molto piccola e leggera ma al tempo stesso con alti standard di sicurezza, completamente elettrica e con gli sportelli da un solo lato: si chiama P-Mob ed è il progetto su cui punta l’Unione europea per la mobilità sostenibile del futuro. In Europa l’80% della popolazione vive in ambiente urbano, nel mondo oltre il 50% abita in megalopoli; il grave problema del traffico (e del relativo inquinamento) è causato dalla circolazione di veicoli di grandi dimensioni con un unico occupante.
Partendo da queste premesse e prendendo atto che la rivoluzione verso la mobilità elettrica è in atto ed irreversibile, l’Unione europea si è posta l’obiettivo di studiare un veicolo piccolo e al tempo stesso sicuro ed ergonomico che vada incontro alle esigenze della mobilità personale in ambito cittadino; tra le caratteristiche richieste per questo veicolo ci sono le celle solari montate a bordo, una struttura ultraleggera e soluzioni innovative per massimizzare l’aerodinamicità.
Il progetto è P-Mob (Integrated Enabling Technologies for Efficient Electrical Personal Mobility) coinvolge sette partner di quattro paesi, tra cui l’Italia. Finanziato con 2,8 milioni di euro, ha la durata di tre anni ed è stato sviluppato, tra gli altri, da Fiat e Siemens Germania.
Il prototipo, che dal punto di vista estetico è caratterizzato dagli sportelli su un solo lato, è già stato testato in pista nel Centro ricerche Fiat a Torino. È un modello a quattro ruote motrici, con motori montati sia sull’asse posteriore che su quello anteriore, e può raggiungere una velocità massima di 100 chilometri orari. Ha una bassissima resistenza aerodinamica, di circa il 30% in meno rispetto altri veicoli delle stesse dimensioni, e abbina celle solari in silicio monocristallino a un set di batterie che possono essere caricate dalla rete elettrica. Con la sola energia ottenuta dalle celle solari durante i test ha raggiunto un’autonomia di 20 chilometri, pari alla distanza che in media un cittadino europeo percorre quotidianamente per recarsi al lavoro; considerando anche la carica offerta dalle batterie in litio, può percorrere fino a 150 chilometri circa.
“Piuttosto che offrire forme di mobilità sulla base di prezzi dell’energia sempre in aumento – ha dichiarato all’Ansa Pietro Perlo, leader del progetto e Ceo di Ifevs (Interactive Fully Electrical Vehicles) – l’industria è ora di fronte alla possibilità di soddisfare una richiesta razionale di mobilità pulita, sicura e a basso consumo di energia, che richiedono meno energia per essere prodotti e con l’utilizzo di materiali riciclabili a fine vita”.
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L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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