Uno studio sul “mal d’inquinamento”

Partirà dalla Campania la prima fase di un’inchiesta del Senato che ha lo scopo di individuare una correlazione tra inquinamento ambientale e salute. L’indagine, dal titolo “Proposta di indagine conoscitiva sugli effetti dell’inquinamento ambientale sull’incidenza dei tumori, delle malformazioni feto-neonatali ed epigenetica”, è stata approvata dall’ufficio di Presidenza della commissione Igiene e Sanità del Senato su istanza del senatore di Scelta civica Lucio Romano.

“La finalità di questa indagine è l’approfondimento di una tematica particolarmente dibattuta e conflittuale, che caratterizza alcune regioni d’Italia – ha commentato il senatore –. Vuole inoltre dare seguito all’esigenza, particolarmente avvertita e richiesta dalle popolazioni interessate, di fornire una risposta rigorosa al problema sotto il profilo igienico-sanitario. Grazie all’avvio dell’indagine conoscitiva si risponde doverosamente alla necessità di dare un riscontro compiuto a istanze socio-ambientali e scientifiche“.

Sono infatti numerosi gli allarmi sollevati da studi già effettuati sul territorio, in particolare nel sud Italia. A fine 2012 è stato presentato uno studio sulla mortalità per tumore in Campania, da cui risultano tassi di mortalità più alti tra gli uomini rispetto al resto del Paese, ma non solo: “Nelle donne sono superiori al riferimento nazionale solo i tassi per tumori del fegato, della laringe e della vescica. Nelle due province di Ce e Na si osservano i tassi più alti per molte sedi tumorali. Nella parte meridionale della Provincia di Napoli e nella parte settentrionale della Provincia di Caserta, si osservano eccessi di mortalità per numerose cause, in particolare oncologiche, nonché eccessi di prevalenza alla nascita di malformazioni congenite”.

Il dossier Sentieri sulle aree contaminate (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento), realizzato in collaborazione con il ministero della Salute, parla di 9.969 persone uccise dall’inquinamento in sette anni, oltre 1.200 decessi all’anno in più per tumori al sistema respiratorio, leucemie, malattie cardiovascolari.

Anche il progetto “Ambiente e tumori” dell’Associazione italiana oncologia medica del 2011 sottolinea l’importanza di non trascurare gli allarmi che arrivano dal mondo scientifico per quanto riguarda l’incidenza dei vari inquinanti ambientali sulla salute. “L’aumento di incidenza di diverse neoplasie giovanili ed in particolare dei tumori infantili è un segnale che fa pensare che la nostra generazione stia consegnando a quelle future un Ambiente gravemente ammalato – denuncia il rapporto -. Riprendendo il documento Who (Organizzazione mondiale per la sanità) sul “Principio di Precauzione”, gli uomini di Scienza devono considerare che tale Principio «incoraggia la ricerca, l’innovazione e le modalità interdisciplinari di risolvere i problemi. È come una guida che considera gli effetti delle attività umane, provvedendo un piano per proteggere anziani, giovani ed altre specie viventi sostenendo la vita in questo momento ed i sistemi ecologici per le future generazioni»”.