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Pneumatici fuori uso, il peso green del recupero
Con 19.453 tonnellate di PFU raccolti in Italia nel 2014 e destinati al 100% al riciclo l’Italia evidenzia una pratica virtuosa per l’ambiente
Con quasi 20 mila tonnellate di pneumatici fuori uso (PFU) avviati al recupero, l’Italia rappresenta a livello europeo un vero e proprio caso d’eccellenza in questa pratica di sostenibilità ambientale. Una pratica decisamente green, dato che il corretto recupero degli pneumatici “a fine vita” «riduce di fatto a zero la possibilità di smaltimenti illegali che negli anni passati hanno disseminato il nostro paese di discariche abusive di pneumatici», ha ricordato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in occasione della presentazione del primo report sulle attività del Comitato di Gestione degli PFU, costituito presso l’Automobile Club d’Italia dallo stesso dicastero ambientale con specifico decreto ministeriale.
Nel report sono raccolti tutti i dati relativi al sistema di gestione degli pneumatici usati e pronti alla demolizione nei primi due anni di attività. Un biennio intenso, in cui si sono ottenuti risultati davvero significativi: a partire dalle 19.453 tonnellate di PFU raccolte in Italia nel 2014 (+15,9% rispetto all’anno precedente), con il 100% degli pneumatici che, successivamente alla demolizione, sono stati destinati al riciclo. Come evidenzia il Comitato in una nota, la crescita si è registrata anche nelle operazioni di ritiro dei copertoni effettuate nei 1.365 autodemolitori dai 29 operatori abilitati, pari a 3.231, con un aumento del 19%. “L’importante crescita riscontrata nel 2014 attesta le sempre maggiori capillarità ed efficienza del servizio garantito dai vari soggetti della filiera su tutto il territorio nazionale”.
Inoltre, nel 2014 l’avvio al riciclo degli PFU derivanti dai veicoli a fine vita ha consentito di evitare l’emissione di quasi 39 mila tonnellate di CO2 equivalenti. Da uno studio della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile è stato stimato che, recuperando la gomma, l’acciaio e le fibre tessili contenuti nei PFU, si ottiene una riduzione di gas serra pari a circa 2 kg di CO2 equivalenti per ogni chilogrammo di PFU. Sì, perché dagli pneumatici si ottengono vari materiali destinati al riciclo: il principale è la gomma, pari a circa il 70% in peso, seguono poi (con il 20%) i metalli ferrosi, principalmente acciaio, e il resto (10%) sono fibre tessili. Dal punto di vista ambientale, nel 2014 il riciclo di oltre 19 mila tonnellate di PFU ha generato più di 13 mila tonnellate di granulato di gomma, quasi 4 mila tonnellate di metalli e circa 2 mila tonnellate di fibre tessili.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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