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Ambiente

Crisi economica, WWF: una via d’uscita green

L’Associazione sollecita i leader europei: necessaria un’uscita dalla crisi che sia sostenibile dal punto di vista sociale e da quello ambientale

Scritto da il 24 maggio 2012 alle 14:00 | 0 commenti

Crisi economica, WWF: una via d’uscita green

Il WWF, in occasione della riunione del Consiglio Europeo, di mercoledì 23 maggio a Bruxelles, ha sollecitato urgentemente un’uscita dalla crisi finanziaria che sia sostenibile sia dal punto di vista sociale che da quello ambientale, per preservare il capitale naturale su cui si basa su cui si basa ogni attività economica.

In una lettera aperta indirizzata ai Capi Europei di Stato e di Governo, il Consiglio Europeo e la Commissione Europea, il WWF ha esortato i leader europei a prendere decisioni più efficaci affinché le riforme economiche  contribuiscano ad un’uscita intelligente e sostenibile dalla crisi economica, senza compromettere in modo deleterio le nostre risorse naturali.

Le politiche di adeguamento strutturale che formano il pacchetto di austerità imposto alla Grecia stanno avendo conseguenze ambientali negative. Ma la crisi economica non è più limitata alla Grecia. Il “dietrofront” sulle politiche ambientali e sullo sviluppo sostenibile sta colpendo anche altri paesi dell’UE, come Portogallo, Spagna, Italia e Irlanda.

Il WWF sottolinea che “la crisi deve essere vista non più solo come crisi fiscale ed economica. Alla radice del problema c’è infatti un errato modello economico fondato su un sistema bancario carente e in eccessivo indebitamento, che mal gestisce le finanze nazionali e le risorse naturali, compromettendone la vitalità e l’uso duraturo. E’ un sistema costruito su un paradigma di crescita illimitata e uno sfruttamento eccessivo delle risorse, che ha comportato un aumento del disavanzo ecologico. Attualmente le politiche attuate aggravano il deficit ecologico, creando un peggioramento a lungo termine dei costi di risanamento ambientale. Ciò mette in discussione l’impegno dell’Europa per un programma di uso efficiente delle risorse e dell’energia, di innovazione e di sostenibilità”.

“Il ritorno automatico a modelli di crescita insostenibili deve essere evitato a tutti i costi – dichiara Tony Long, direttore europeo dell’Ufficio Policy del WWF – la natura va vista come  ricchezza, come capitale da  proteggere. Le risorse naturali forniscono all’Europa posti di lavoro, cibo, acqua, salute ed energia. L’Europa e la ricchezza naturale del mondo devono essere protette per evitare un crollo ancora più tragico per il  futuro economico “.

La lettera del WWF individua le seguenti priorità politiche e invita tutti gli Stati Europei, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo di impegnarsi per:

  1. Lo sviluppo di nuovi principi economici in un tempo di scarsità, come ad esempio l’internalizzazione dei costi ambientali imposti dall’esterno e lo sviluppo di indicatori di benessere ambientale e sociale, come base della formazione delle politiche e del processo decisionale;
  2. Politiche di investimento e di sviluppo che supportino anche le ricchezze naturali d’Europa;
  3. Obiettivi di sviluppo sostenibile e indicatori inclusi nei programmi di adeguamento economico concordato con gli Stati economicamente in difficoltà come Grecia, Irlanda e Portogallo;
  4. La fine ai sussidi dannosi per l’ambiente e l’indirizzamento di questi fondi verso lo sviluppo sostenibile e gli investimenti che hanno rating di sostenibilità elevati;
  5. Tagli alla spesa pubblica per le infrastrutture alta intensità di carbonio;
  6. Riaffermare l’importanza delle procedure di valutazione ambientale e della legislazione, essenziali per assicurare la sostenibilità dei progetti di sviluppo;
  7. Rafforzare il sistema UE ETS (Schema di Commercio delle Emissioni di carbonio) stringendo l’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni e approvare una  direttiva di efficienza energetica che garantisca un effettivo risparmio del  20% del consumo di energia.
  8. Orientare il bilancio nell’UE, allontanandosi dalle politiche non sostenibili e andando verso le politiche verdi.

 

 

Fonte: Ufficio stampa WWF Italia


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