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Clima energia 2030, c’è l’accordo tra Usa e Cina

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Clima energia 2030, c’è l’accordo tra Usa e Cina

Impegno comune dei due maggiori responsabili dell’inquinamento a livello mondiale per il taglio delle emissioni. Plauso dal WWF

Scritto da il 12 novembre 2014 alle 11:41 | 2 Commenti

Clima energia 2030, c’è l’accordo tra Usa e Cina

Photo: wikipedia


Gli Usa ridurranno almeno di un quarto (rispetto al 2005) le proprie emissioni di gas serra entro il 2025; la Cina entro il 2030 produrrà un quinto della propria energia da rinnovabili ma, soprattutto, per la prima volta ha formalizzato un impegno per ridurre le proprie emissioni. Su questi punti sta l’accordo tra le due superpotenze globali in tema di lotta ai cambiamenti climatici. L’annuncio è stato dato in maniera congiunta dal premier cinese Xi Jinping e da quello americano Barack Obama riuniti a Pechino per il vertice dei leader dei Paesi Apec.
Definirlo storico, l’accordo, è quasi riduttivo, in quanto si sta parlando di un impegno da parte dei due Paesi che insieme sono responsabili del 45% del totale delle emissioni inquinanti: essi continueranno a lavorare insieme nella lotta ai cambiamenti climatici.
Veniamo ai termini dell’accordo, in dettaglio: la Cina comincerà a ridurre le proprie emissioni dal 2030, anno nel quale toccherà la quota massima, mentre gli Stati Uniti ridurranno le proprie emissioni di gas serra di una quantità compresa fra il 26 e il 28% rispetto al livello del 2005. Non solo: la Repubblica Popolare ha annunciato di voler produrre il 20% della propria energia da fonti “pulite” come energia solare ed eolica.
L’annuncio è stato accolto positivamente anche dal Wwf, che l’ha definito “un segnale politico importante e potente”. Secondo Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, «Tutti i Governi devono ora accelerare il ritmo e la portata dei loro impegni per i negoziati sul clima delle Nazioni Unite. E dovrebbero iniziare nel corso della riunione del G20 di questo fine settimana, annunciando di voler porre fine ai sussidi ai combustibili fossili (impegno già preso a Pittsburgh nel 2009): 88 miliardi di dollari che ogni anno vanno ad alimentare la maggiore fonte di anidride carbonica e, quindi, il cambiamento climatico».


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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